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Alessandro Orsini scettico su Netanyahu e l'accordo per la tregua con Hamas: "Vuole distruggere i palestinesi"

A commentare l'annuncio dell'accordo per la tregua accettato da Hamas è Alessandro Orsini, che nutre dubbi sul reale obiettivo di Netanyahu

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

L’annuncio da parte del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, dell’accordo accettato per il cessate il fuoco, ha prodotto un diffuso scetticismo in merito alla possibilità che questo possa realmente rappresentare una svolta per il conflitto in Medio Oriente. Nel dibattito in Italia si inserisce il sociologo Alessandro Orsini, che nel corso della trasmissione tv di Retequattro “Prima di domani” ha sollevato dubbi sulle reali intenzioni di Benjamin Netanyahu, utilizzando come è solito fare, parole forti.

Alessandro Orsini su Netanyahu: “Il suo obiettivo è distruggere i palestinesi”

La reazione di Israele alla notizia arrivata nella serata del 6 maggio in merito  all’accettazione dell’accordo per il cessate il fuoco ha lasciato, in questo senso, poco spazio alle interpretazioni.

Nel corso del programma, Bianca Berlinguer ha chiesto quindi al professor Orsini il suo punto di vista sulla mossa di Hamas e su come questa potrà influire sulle scelte di Netanyahu.

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Cosa ha detto Alessandro Orsini sulla tregua e le reali intenzioni di Israele a “Prima di domani”

“Sono molto pessimista sulla possibilità di un accordo, perché Netanyahu è molto determinato a entrare a Rafah” ha spiegato Orsini.

“L’obiettivo di Netanyahu è quello di distruggere il popolo palestinese affinché, una volta terminata questa guerra, il popolo palestinese debba concentrarsi sulla ricostruzione di case, moschee e scuole e non sulla costruzione di uno Stato sovrano e indipendente” ha affermato il sociologo.

I negoziati per la tregua e l’operazione di Israele a Rafah

Tel Aviv nel pomeriggio di lunedì aveva già bombardato Rafah, a cui era stato ordinato di evacuare, per ritornare a farlo in serata in maniera più intensa.

Allo stato attuale Israele non sembra intenzionato a rinunciare alla spedizione, per evitare la quale Hamas “non avrebbe fatto nulla”.

L’annuncio di aver accettato l’accordo sembra esser stato letto da Israele come un tentativo “in extremis” di Hamas per cercare di evitare l’ingresso dell’esercito nella città.

“Hamas non ha accettato. È il suo solito trucco”, ha affermato, senza mezzi termini, il ministro dell’Economia, Nir Barkat alla stampa italiana a Roma.

“Questa non è la bozza che abbiamo discusso con gli egiziani” gli ha fatto eco un alto funzionario israeliano al sito Ynet, mentre il ministro della Sicurezza nazionale Ben Gvir ha chiuso la questione con una frase ancora più dura:”per i giochetti di Hamas una sola risposta: occupare Rafah”.

Fonte foto: ANSA/X

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