Al G7 spariscono i diritti Lgbtqia+ dopo l’aborto, "via i riferimenti dal documento": ma il Governo smentisce
Dal comunicato finale del G7, dopo l'aborto, spariscono anche i diritti Lgbtqia+: l'assenza nel documento sarebbe legata alla presenza del Papa
Nel comunicato finale del G7 sarebbe stato tolto ogni riferimento alla protezione “dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale” della comunità Lgbtqia+. Ne ha dato notizia ‘Bloomberg’. Il motivo dell’assenza di riferimenti ai diritti Lgbtqia+ nel documento sarebbe legato alla visita del Papa al vertice dei leader mondiali. Già giovedì era esplosa una polemica sulla mancanza di riferimenti diretti all’aborto.
- Niente ai diritti Lgbtqia+ nel comunicato del G7?
- Il tema dei diritti Lgbtqia+ nel comunicato di Hiroshima
- La polemica sull'aborto al G7 in Italia
- Il tema dell'aborto nel comunicato di Hiroshima
Niente ai diritti Lgbtqia+ nel comunicato del G7?
A dar notizia dell’assenza nel comunicato finale del G7 di riferimenti alla protezione “dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale” della comunità Lgbtqia+ (presenti, invece, nel comunicato finale del G7 di Hiroshima) 0è stata l’agenzia ‘Bloomberg’, che ha legato la versione della bozza alla visita di Papa Francesco al vertice organizzato in Puglia.
Fonti della presidenza italiana del G7, riportate dall’agenzia ‘ANSA’, hanno fatto sapere che “la notizia pubblicata da Bloomberg, secondo la quale nel comunicato finale G7 potrebbe essere tolto ogni riferimento ai diritti delle persone Lgbt, è priva di ogni fondamento. La Presidenza italiana smentisce categoricamente questa ricostruzione”.
Papa Francesco è atterrato attorno alle ore 12 di venerdì in elicottero a Borgo Egnazia, sede del G7 a presidenza italiana (il primo a ospitare un pontefice). Bergoglio è stato accolto dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha stretto la mano al Pontefice mentre scendeva dalla scaletta dell’elicottero. Aiutandosi con un bastone, Papa Francesco ha percorso pochi metri fino a un golf cart elettrico con i simboli del Vaticano sui sedili, dove ha preso posto al fianco della premier. Bergoglio prenderà parte a una sessione dei lavori dedicata a Intelligenza artificiale, energia, Africa e Mediterraneo, che sarà aperta ai Paesi e alle organizzazioni internazionali outreach invitati al summit in Puglia.
Il tema dei diritti Lgbtqia+ nel comunicato di Hiroshima
Nel comunicato finale del G7 di Hiroshima, a proposito dei diritti Lgbtqia+, si affermava: “il raggiungimento dell’uguaglianza di genere e dell’empowerment di tutte le donne e le ragazze è fondamentale per una società resiliente, equa e prospera. Ci impegniamo a collaborare con tutti i segmenti della società per garantire la piena, equa e significativa partecipazione delle donne e delle ragazze in tutta la loro diversità, nonché delle persone Lgbtqia+, alla politica, all’economia, all’istruzione e a tutte le altre sfere della società, e a integrare coerentemente l’uguaglianza di genere in tutte le aree politiche”.
Il comunicato proseguiva così: “A questo proposito, ci impegniamo a raddoppiare gli sforzi per superare le barriere strutturali di lunga data e ad affrontare le norme, gli stereotipi, i ruoli e le pratiche di genere dannose attraverso mezzi quali l’istruzione e a realizzare una società in cui la diversità, i diritti umani e la dignità siano rispettati, promossi e protetti e in cui tutte le persone possano godere di una vita vivace e libera dalla violenza e dalla discriminazione, indipendentemente dall’identità o dall’espressione di genere o dall’orientamento sessuale”.
I leader mondiali al G7 in Puglia.
La polemica sull’aborto al G7 in Italia
La notizia sulla (presunta) assenza di riferimenti alle tematiche Lgbtqia+ è arrivata a distanza di poche ore dall’esplosione della polemica sull’assenza di un riferimento diretto all’aborto nell’ultima bozza conclusiva del G7 in Puglia.
Il ministro Francesco Lollobrigida aveva commentato così: “Non so se a un G7 a cui partecipa anche il Papa fosse opportuno. Se hanno scelto di non metterlo ci sarà un perché e una ragione più che condivisibile”.
Il tema dell’aborto nel comunicato di Hiroshima
Nel comunicato finale del G7 di Hiroshima, a proposito dei diritti umani applicato alla sessualità e alla riproduzione (SRHR), c’era scritto: “Riaffermiamo il nostro pieno impegno a raggiungere diritti SRHR globali per tutti, anche affrontando la questione dell’accesso all’aborto sicuro e legale e alle cure post-aborto“.