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Al corteo pro Palestina di Torino bruciate le foto di Meloni e Netanyahu e simulate le bombe sui bambini

Al corteo pro Palestina di Torino i manifestanti hanno bruciato le gigantografie di Giorgia Meloni e Benjamin Netanyahu, il video

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Il corteo pro Palestina organizzato a Torino con partenza dal quartiere di San Salvario si è concluso in piazza Castello. I dimostranti hanno mostrato una gigantografia con i volti di Giorgia MeloniBenjamin Netanyahu per lanciare un’invettiva contro il governo italiano e contro il leader di Israele.

“Contro repressione e guerra. Palestina libera”, recitava lo striscione esposto dai manifestanti. Oltre ai collettivi studenteschi, tra i circa duemila che hanno sfilato per le vie di Torino erano presenti Coordinamento per Gaza, il Coordinamento 2 Dicembre, delegazioni del Coordinamento delle moschee del capoluogo piemontese, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Si Cobas e Cambiare Rotta.

In piazza castello, infine, i dimostranti hanno bruciato la foto di Giorgia Meloni e Benjamin Netanyahu e hanno simulato un bombardamento, con fantocci che rappresentavano i bambini morti a Gaza mentre in piazza sono comparsi volantini “contro il genocidio del popolo palestinese, l’allargamento del conflitto in Medio Oriente e la partecipazione del governo italiano nella missione militare in mar Rosso”.

Non sono mancate le bandiere della Palestina, sventolate soprattutto nel momento del rogo delle foto dei due leader. Una manifestazione, quella di Torino, durante la quale non si sono verificati disordini, scortata da un corposo dispiegamento di forze dell’ordine.

Fonte foto: ANSA

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