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Aifa ritira farmaci con ranitidina: rischio impurità cancerogene

La ranitidina è usata per il trattamento dell'ulcera, del reflusso gastroesofageo, del bruciore di stomaco e non solo

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha annunciato di aver disposto il ritiro dalle farmacie e dalla catena distributiva di tutti i lotti di medicinali che contengono il principio attivo ranitidina prodotto presso l’officina farmaceutica Saraca Laboratories ltd – India.

Il motivo alla base del provvedimento dell’Aifa è la presenza, in alcuni di questi lotti, di un’impurezza chiamata N-nitrosodimetilammina (Ndma) appartenente alla classe delle nitrosammine. L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (oms) ha classificato l’ndma come sostanza probabilmente cancerogena per l’uomo, sulla base di studi condotti su animali.

A scopo precauzionale, in attesa che vengano analizzati, l’Aifa ha vietato inoltre l’uso di tutti i lotti commercializzati in Italia di medicinali contenenti ranitidina prodotta da altre officine farmaceutiche diverse da Saraca Laboratories Ltd. Provvedimenti analoghi sono stati assunti o sono in corso di adozione anche in altre nazioni dell’Unione Europea e in altri paesi extraeuropei.

Cos’è la ranitidina e a cosa serve

La ranitidina è un inibitore della secrezione acida usato nel trattamento dell’ulcera, del reflusso gastroesofageo, del bruciore di stomaco e di altre condizioni associate a ipersecrezione acida. In Italia è commercializzata sia come medicinale da prescrizione medica, sia come medicinale di automedicazione, in compresse, sciroppi o soluzioni iniettabili per uso endovenoso.

Cosa fare se si è in trattamento con medicinale con ranitidina

L’Aifa ha invitato chi è in trattamento con un medicinale a base di ranitidina prescritto dal medico, di non sospendere il trattamento ma consultare il medico il prima possibile. Assieme a lui sarà possibile concordare un trattamento alternativo.

A chi, invece, è in trattamento con un medicinale di automedicazione a base di ranitidina, è invitato a consultare il medico o il farmacista, i quali potranno consigliare un medicinale alternativo.

Fonte foto: iStock

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