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Agenzia delle Entrate, arrestato il direttore di Isernia: tentata concussione, quanti anni di carcere rischia

Il direttore dell'Agenzia delle Entrate di Isernia è stato arrestato per tentata concussione: cosa vuol dire e quanti anni di carcere rischia

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Scandalo all’Agenzia delle Entrate. Il direttore provinciale di Isernia è stato arrestato dai carabinieri per tentata concussione: l’uomo è stato messo ai domiciliari presso la sua abitazione di Venafro. I carabinieri stanno eseguendo anche le perquisizioni disposte dalla Procura.

Arrestato il direttore dell’Agenzia delle Entrate di Isernia

L’indagine che ha portato all’arresto del direttore dell’Agenzia delle Entrate della provincia di Isernia è stata coordinata dal procuratore Carlo Fucci.

Nei confronti dell’uomo, il quadro indiziario, definito “grave”, consiste nel “reato di tentata concussione”.

“Essendo il procedimento nella fase delle indagini preliminari – ha aggiunto Fucci in una nota – nei prossimi giorni l’indagato, venuto a conoscenza degli elementi di prova a suo carico, potrà esporre al gip e al Pubblico ministero tutte le ragioni a sua difesa (…) e rivendicare la propria innocenza la quale, si rammenta, è sempre presunta sino alla definitività dell’eventuale condanna”.

Perché il direttore dell’Agenzia delle Entrate è stato arrestato

Il procuratore ha fatto riferimento agli articoli 56 e 317 del codice penale, ossia:

  • delitto tentato (è colpevole anche se, chi compie atti idonei a commettere un delitto, l’evento non si verifica);
  • concussione.

Cos’è il reato di concussione e come è punito

Ma in cosa consiste il reato di concussione, disciplinato dall’articolo 317 del codice penale? Ecco di cosa si tratta:

“Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che, abusando della sua qualità o dei suoi poteri, costringe taluno a dare o a promettere indebitamente, a lui o ad un terzo, denaro od altra utilità, è punito con la reclusione da sei a dodici anni”.

Il delitto tentato (contestato al direttore dell’Agenzia delle Entrate di Isernia, articolo 56 del codice penale), è invece punito “con la reclusione non inferiore a dodici anni, se la pena stabilita è l’ergastolo; e, negli altri casi, con la pena stabilita per il delitto, diminuita da un terzo a due terzi”.

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Fonte foto: 123RF

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