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CRONACA ESTERA

Afroamericana incinta uccisa in Ohio dalla polizia, l'avvocato: "Era madre di due bimbi, ingiustificabile"

Una ragazza incinta di 21 anni è stata uccisa a sangue freddo in Ohio da due agenti. Le immagini sono state catturate dalla bodycam e diffuse in rete

Pubblicato:

Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Un altro episodio di violenza da parte della polizia negli Usa, questa volta in Ohio, dove una donna afroamericana è stata uccisa dagli agenti a sangue freddo. L’episodio ha avuto luogo il 24 luglio e il 1° settembre le autorità hanno diffuso il video registrato dalla bodycam indossata dai poliziotti. La donna era madre di altri due figli.

Afroamericana uccisa dalla polizia in Ohio

Come detto in apertura, i fatti risalgono al 24 agosto e si sono svolti a Blendown Township, in Ohio, all’esterno di un negozio di alimentari.

La 21enne Ta’Kiya Young, originaria di Columbus, è stata improvvisamente fermata da una pattuglia della polizia con due agenti che la invitavano a scendere dall’auto.

La polizia dell’Ohio ha ucciso un’afroamericana incinta di 21 all’esterno di un negozio di alimentari. Aveva altri due figli

Secondo quanto riportato dalla stampa internazionale, tra cui ‘Nbc News’, i due agenti hanno fermato Ta’Kiya Young nel parcheggio di un negozio di alimentari.

La 21enne era sospettata di aver rubato degli alcolici, per questo gli agenti l’hanno invitata a scendere. La donna avrebbe dunque tentato di accelerare contro uno dei poliziotti, il quale avrebbe dunque sparato contro l’auto.

Il video della bodycam

Nel video diffuso venerdì 1° settembre dalle autorità vediamo gli agenti avvicinarsi all’auto della 21enne per invitarla a scendere.

“Fuori dall’auto”, dice uno degli agenti. “Hanno detto che hai rubato della roba, non andartene”, continua. Ta’Kiya Young si difende: “Non ho rubato niente“.

Nel frattempo l’altro agente si posiziona di fronte all’auto e punta la pistola verso il parabrezza.

“Allora scendi”, continua l’altro.

“Esci da quella dannata macchina”, urla l’agente che le punta la pistola. La 21enne replica con un secco “no” e chiede: “Mi sparerai?“.

Il primo agente bussa al suo finestrino e insiste: “Esci dall’auto”.

Poco dopo la Young tenta di partire, ma viene subito raggiunta da un proiettile che attraversa il parabrezza. La donna muore all’istante.

Nel frattempo la macchina procede lentamente da sola con il corpo di Ta’Kiya Young senza vita all’interno, e gli agenti esplodono un altro colpo che colpisce la facciata del negozio di alimentari.

Infine gli agenti rompono il finestrino del conducente e il filmato si interrompe.

Insieme a Ta’Kiya Young muore il bambino che portava nel grembo.

La condanna dell’avvocato e della famiglia

La famiglia della 21enne insieme all’avvocato Sean Walton ha rilasciato una dichiarazione in cui indica come “atto criminale” l’operato dei due agenti.

Nella dichiarazione, riportata da ‘Nbc News’ e riportata in Italia da ‘Ansa’, leggiamo: “Dopo aver visto il filmato nella sua interezza, è innegabile che la morte di Ta’Kiya non solo era evitabile, ma era anche un grave abuso di potere e autorità“.

Ancora: “Come se il dolore per la perdita di Ta’Kiya non fosse abbastanza, dobbiamo fare i conti con la consapevolezza che anche sua figlia non ancora nata è stata derubata della sua vita in questo atto odioso”.

Le conseguenze per gli agenti

Il capo della polizia di Blendon Township, John Belford, contro l’agente che ha esploso il colpo mortale ha disposto un congedo amministrativo.

Contro l’altro agente, Belford aveva disposto lo stesso provvedimento per poi ritirarlo una volta accertato che non avesse responsabilità nella morte della ragazza.

Ancora, Belford sostiene che l’agente che ha sparato sia stato vittima di un tentativo di aggressione veicolare da parte della ragazza uccisa.

Nel febbraio 2023 la polizia aveva ucciso un afroamericano sulla sedia a rotelle in California.

Fonte foto: iStock

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