Aereo Ita diretto a Roma non risponde a centro radar: è allarme. Cosa è successo e le misure adottate
Un aereo della compagnia Ita Airways diretto a Roma non ha risposto ad alcune chiamate del centro radar nella notte del 30 aprile: cosa è successo
Nella notte del 30 aprile, il volo 609 di Ita Airways, partito da New York alle 16 e 37 ora locale e diretto a Roma Fiumicino, non ha risposto ad alcune chiamate del centro radar di Marsiglia mentre sorvolava il cielo francese. La mancata risposta dei piloti a bordo dell’aereo ha allarmato molto le autorità francesi.
Aereo Ita non risponde a centro radar: cosa è successo
Fortunatamente, sull’Airbus A330 di Ita Airways non è successo nulla di drammatico. Come riporta ‘La Repubblica’, la compagnia aerea italiana, che ha condotto una indagine sui fatti, ipotizza che sia il primo ufficiale sia il comandante (i due piloti) si siano addormentati per alcuni minuti.
Un protocollo definito “controlled rest” stabilisce che un pilota può addormentarsi a un orario concordato se il collega è sveglio. Per assicurarsi che almeno un pilota sia sveglio durante il volo, c’è soprattutto un modo: le assistenti o gli assistenti di volo, ogni pochi minuti, devono chiamare il pilota al comando via citofono per accertarsi che non abbia preso sonno.
Nella sua indagine interna, Ita Airways ha chiesto al comandante se avesse invitato le assistenti di volo a non citofonare troppo spesso per non svegliare il primo ufficiale che dormiva e ha chiesto al comandante se fosse stato vittima di un improvviso colpo di sonno. Il comandante ha negato ogni addebito e, in particolare, questa specifica eventualità, affermando di essere rimasto sempre vigile e di non aver risposto al centro radar francese a causa di un’avaria a bordo nei sistemi di comunicazione.
La nota di Ita Airways
Il quotidiano ‘La Repubblica’ riporta una nota di Ita Airways su quanto accaduto: “Abbiamo portato a conclusione una procedura di investigazione interna. L’indagine interna aveva lo scopo di appurare gli accadimenti relativi alla momentanea perdita di comunicazione radio tra la cabina di pilotaggio e gli uffici predisposti al controllo del traffico aereo, in particolare durante il sorvolo dello spazio aereo francese”.
Nella nota si legge ancora: “L’indagine ha portato all’individuazione di un comportamento non conforme alle procedure in vigore da parte del comandante sia durante il volo che una volta atterrato”.
Ita ha fatto riferimento a “una condotta professionale non coerente alle norme comportamentali e lavorative dettate dalla compagnia che il personale è tenuto a seguire in modo rigoroso, e soprattutto di forti incongruenze tra le dichiarazioni rese dal comandante e l’esito delle investigazioni interne”.
La decisione della compagnia: “Alla luce di ciò, la compagnia ha adottato un provvedimento disciplinare che ha portato all’immediato licenziamento della risorsa dall’organico di Ita, venendo a mancare il rapporto fiduciario in ambito lavorativo”.
Ita Airways ha tenuto a precisare: “La sicurezza del volo è sempre stata garantita secondo i più alti standard previsti dalla regolamentazione aeronautica. Sono state attentamente rispettate le norme e tutte le procedure di sicurezza con i criteri più elevati e con l’ausilio dell’elevata tecnologia di bordo, come da prassi. È stato assicurato dunque il massimo livello di sicurezza ai passeggeri”.
Le misure adottate dalla Francia
Nella notte del 30 aprile, la Francia ha attivato tutti i protocolli di sicurezza, allertando anche due suoi caccia militari che avrebbero dovuto affiancare l’aereo di Ita per osservare l’interno della cabina di pilotaggio.
Il centro radar francese ha chiamato Ciampino e Fiumicino e i centri radar italiani hanno allertato l’Occ (il centro di controllo) di Ita Airways. L’Occ ha cercato di contattare i piloti in volo sui loro cellulari satellitari e spedendo dei messaggi attraverso il sistema Acars.
Alla fine i due piloti di Ita hanno risposto e portato il velivolo a Roma Fiumicino alle 6.31 (ora italiana), in anticipo di una ventina di minuti sul programma.