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Addio proroga al mercato tutelato dell'energia col via libera del decreto in Cdm: cosa cambia per le bollette

Il Consiglio dei ministri non ha approvato la proroga al mercato tutelato dell'energia. Le date da segnare in calendario per luce e gas

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Non ci sarà alcuna proroga al mercato tutelato dell’energia: la bozza approvata in Consiglio dei ministri non contiene slittamenti. Le tariffe in bolletta fissate dallo Stato termineranno a breve, come previsto dalla legge.

Quando finisce il mercato di maggior tutela

Quella di un mercato in cui a fissare i prezzi è lo Stato e non la concorrenza fra le aziende è un’anomalia tutta italiana guardata con fastidio dall’Europa.

Per il gas i mercato tutelato finisce il 10 gennaio 2024, mentre per l’elettricità lo stop è fissato all’1 aprile. Ad essere interessate sono 5 milioni e mezzo di utenze.

Dopo tale data i cittadini potranno restare con il loro attuale operatore, accettando le offerte nel mercato libero, oppure dovranno comparare le offerte dei vari fornitori e stipulare nuovi contratti.

Doccia fredda per le associazioni che chiedevano un rinvio a causa della crisi energetica che ha alzato il costo delle bollette. Anche diversi parlamentari della maggioranza chiedevano che venisse approvata una proroga.

Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica rende noto che studierà il modo di rendere il passaggio quanto meno traumatico possibile per le famiglie.

Scorie nucleari

Il decreto concede a Regioni e Comuni la facoltà di candidarsi a ospitare i depositi di scorie nucleari.

Fino ad ora era la Sogin (Società Gestione Impianti Nucleari) a decidere quali comuni erano idonei.

Fondi per la compensazione

Il dl energia istituisce un fondo da 350 milioni l’anno per Regioni e Province Autonome a titolo di compensazione e riequilibrio ambientale.

Accederanno al fondo quei territori che accettano l’installazione di impianti fotovoltaici.

Incentivi alle imprese energivore

Le imprese energivore saranno incentivate a passare all’energia pulita: per i primi 3 anni, il Gse (Gestore dei servizi energetici) permetterà loro di pagare la corrente allo stesso prezze delle rinnovabili. In Italia le imprese energivore sono circa 3.800.

Il piano prevede la costruzione di impianti elettrici da energia rinnovabile: fotovoltaico, eolico e idroelettrico.

Poli eolici off shore

Prevista la nascita di due poli in mezzo al mare per la produzione di energia elettrica al Sud. Si tratterà di piattaforme galleggianti e turbine. I siti sono ancora da individuare.

Porto Empedocle e Gioia Tauro

A Porto Empedocle (Agrigento) e Gioia Tauro (Reggio Calabria) verranno creati terminali di rigassificazione di gas naturale liquido on-shore. Le opere vengono considerate di pubblica utilità, indifferibili e urgenti.

Fonte foto: 123RF

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