A Torino divieto di fumo all’aperto: stop alla sigaretta, anche elettronica, a meno di 5 metri dagli altri
Stretta sul fumo per la città di Torino: divieto di accendere la sigaretta a meno di 5 metri dagli altri, anche all’aperto
Il comune di Torino pone una stretta sul consumo di sigarette, comprese quelle elettroniche, imponendo il divieto di fumo a meno di 5 metri di distanza da un’altra persona, anche all’aperto, e mai in presenza di bambini e donne incinta. Per i trasgressori sarà prevista una sanzione.
- Divieto di fumo anche all’aperto
- Valido anche per le sigarette elettroniche
- La scelta del sindaco di Torino
Divieto di fumo anche all’aperto
Approvata dalla giunta di Torino la modifica del Regolamento comunale proposta dal consigliere dei Radicali Silvio Viale.
Il capoluogo piemontese impone un ulteriore divieto al fumo, proibito anche all’aperto e dunque nei dehor, in fila, nei parchi o alle fermate dei mezzi pubblici.
La norma impone il divieto di fumare, in qualsiasi luogo, a una distanza inferiore ai 5 metri da altre persone, a meno che non si abbia il loro esplicito consenso.
Mentre sarà sempre vietato fumare in caso di presenza nei paraggi di bambini o donne in gravidanza, così come già previsto dal regolamento.
Il divieto riguarda tanto le sigarette tradizionali quanto le sigarette elettroniche.
Valido anche per le sigarette elettroniche
Si amplia l’articolo 7 del regolamento di polizia urbana numero 221, con l’aggiunta di un passaggio che afferma che il divieto non riguarda solo le tradizionali sigarette.
Rientrano nel divieto anche il sigaro, la pipa, il tabacco riscaldato e ogni prodotto a combustione, comprese le sigarette elettroniche.
I trasgressori del regolamento andranno incontro a una sanzione amministrativa pari a 100 euro, come quella già in vigore per chi fuma nelle aree gioco per bambini.
La scelta del sindaco di Torino
Così il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, ha commentato il nuovo regolamento ai microfoni di ToRadio: “Si tratta di rispettare coloro che non fumano e in qualche modo promuovere una cultura che vede il rispetto degli altri al centro”.
“Può essere considerata una misura sanitaria, – ha affermato Silvio Viale, fautore della proposta – ma è soprattutto una questione culturale di rispetto dei non fumatori e di buona educazione”.
Il divieto di fumo anche all’aperto vige in numerose città europee, in Italia una norma simile esiste solo a Milano, dove dal 2021 è vietato fumare nei parchi, alle fermate dei mezzi pubblici, nelle aree gioco e aree cani, nei cimiteri e nelle strutture sportive.
Non esiste, invece, una legge a livello nazionale e la scelta di introdurre o meno divieti alle sigarette spetta attualmente ai singoli comuni.