Zangrillo, perché non avere paura: il suo parere controcorrente

Oltre 21mila nuovi contagi in 24 ore in Italia (con un calo dei tamponi) e il nuovo Dpcm con nuove restrizioni hanno fortemente spaventato una grossa fetta di italiani alle prese con l’epidemia di coronavirus. Mentre Crisanti ha spiegato che la spirale dei contagi non si fermerà e l’ordine dei Medici ha lanciato l’allarme di un’epidemia fuori controllo, il parere di Alberto Zangrillo è fortemente controcorrente.

“Non dobbiamo aver paura – ha spiegato al Tg5 il Prorettore dell’Università San Raffaele di Milano – perché, come detto più volte, non dobbiamo confondere il positivo al coronavirus con il contagiato potenzialmente infettante e soprattutto ammalato”.

Secondo il medico “è difficile dire le cose in modo giusto ed essere creduti perché ho paura che in questo momento abbia vinto chi ha avuto come obiettivo quello di terrorizzare e spaventare“.

“Le persone – ha sottolineato – sono sconcertate, terrorizzate e spaventate. Hanno mal interpretato il concetto di tampone per cui c’è una corsa ad eseguire il tampone come se fosse una misura terapeutica. In realtà adesso il problema sono i pronto soccorso, abbiamo fiumane di persone che arrivano al ps e non riusciamo a controllarle. Di queste il 40% potrebbero stare tranquillamente a casa se assistite, se rincuorate, se informate”.

Il consiglio di Zangrillo è di “mantenere tutti i nervi saldi, cercare di non comportarci in maniera irrazionale”. “Noi clinici – ha aggiunto – dobbiamo abituarci a un uso appropriato delle risorse e mettere in terapia intensiva chi ne ha veramente bisogno. Non sono sicuro che accada”.