Saviano, Verona gli toglie la cittadinanza: replica durissima
Il consiglio comunale di Verona ha deciso di revocare la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano
Smacco nei confronti di Roberto Saviano: il consiglio comunale di Verona ha revocato la sua cittadinanza onoraria, che gli era stata concessa nel dicembre del 2018. Secondo quanto riporta l’Ansa, la decisione è stata presa con una delibera del leghista Alberto Zelger.
A spingere il consiglio comunale a votare con 20 sì, da parte di Lega e FdI, c’è anche il fatto che Saviano “si permise di elogiare il comportamento del capitano Carola Rackete” quando forzò il blocco con la nave Sea-Watch 3 nel luglio 2019.
Come si legge nel documento, un’altra delle motivazioni è che Saviano “si è più volte scagliato contro l’ex ministro Matteo Salvini, con frasi calunniose ben poco rispettose per le istituzioni ed ha più volte manifestato il suo disprezzo per Salvini”, e si è anche “schierato a favore del sindaco di Riace che aveva falsificato dei documenti per favorire l’immigrazione illegale”, anche se Mimmo Lucano è stato poi assolto.
Per i consiglieri comunali dell’opposizione, si è trattata di una rappresaglia. Michele Bertucco di Sinistra in Comune Verona ha descritto la delibera come “una rappresaglia verso uno scrittore che ha posizioni diverse da questa maggioranza, e che vive sotto scorta perché minacciato dalla camorra”.
Anche il Movimento 5 Stelle, Traguardi e Pd si sono detti contrari a questa decisione. L’ex sindaco Flavio Tosi si è astenuto, sostenendo che “si tratta di un basso livello di dibattito, il consiglio comunale dovrebbe occuparsi d’altro”. L’attuale sindaco di Verona Federico Sboarina non era tra i firmatari della revoca della cittadinanza e non era nemmeno presente durante la seduta.
Saviano, la sua replica alla città di Verona
“Cari amici veronesi – ha scritto Roberto Saviano in un lungo post su Facebook – da oggi non sono più un vostro concittadino. Nella giornata di ieri il Consiglio comunale della città di Verona, con i voti di Lega e Fratelli d’Italia, ha deciso di revocare la cittadinanza onoraria che mi era stata conferita nel 2008″.
“Questo provvedimento – ha aggiunto – non riguarda solo me, ma vuole zittire ogni spinta contraria al pensiero unico dei consiglieri di maggioranza e del loro partito – rimarca -. Un’ideologia che vuole ottundere il pensiero critico e mettere al bando ogni ragionamento e proposta su temi controversi. ‘Non è nostro concittadino chi non la pensa come noi”, ecco cosa vuole dire”.
Ma Verona, ha spiegato Saviano, “è molto meglio dei guitti che la rappresentano ora in Consiglio comunale: esiste una città che so essere aperta e plurale, contrariamente a come certe amministrazioni si sforzino di rappresentarla”.
“È drammatico che questa delibera arrivi mentre le altre attività del Consiglio – ha aggiunto lo scrittore – sembrano essere bloccate da giorni, e mentre Verona è l’ottavo comune italiano per numero di contagi”.
“Anche se ufficialmente non sono più un vostro concittadino, continueremo comunque a scambiarci opinioni anche quando non saremo d’accordo, a proporre soluzioni anche quando saranno scomode e a vigilare sull’operato dei nostri amministratori anche quando saremo controcorrente – è la conclusione di Saviano -: perché è questo che fanno i cittadini”.