Variante Omicron, verso nuove restrizioni ai viaggi Ue: parla Sileri. Ipotesi doppio tampone
Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri spiega che con la variante Omicron si va verso nuove strategie di contenimento a livello europeo
“Valuteremo nelle prossime 24-48 ore una strategia di contenimento a livello europeo“. Così in una intervista alla Stampa il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, dopo il primo caso di variante Omicron del coronavirus individuato in Italia in un uomo rientrato dal Mozambico. Il ministro Speranza intanto ha detto che al momento in Italia non verranno presi ulteriori provvedimenti.
“Fino a quando la presenza dell’Omicron era confinata a quelle regioni africane, la scelta giusta era bloccare i voli da quei Paesi. Ora invece – spiega – servono decisioni comunitarie per nuove restrizioni“.
“Si potrebbe reintrodurre – continua Sileri – l’obbligo di doppio tampone all’ingresso e di quarantena, ma solo per chi viene da Paesi in cui si registrano focolai, non casi singoli. Dobbiamo capire anche un’altra cosa: sappiamo che l’Omicron viene riconosciuta dai tamponi molecolari, ma non siamo ancora certi che gli antigenici abbiano la stessa efficacia. Nel caso, sarebbe un problema”.
Variante Omicron, il nodo vaccini
“La chiave – osserva – sarà capire quanto proteggono i vaccini, ma era ingenuo pensare che questa variante non potesse arrivare in Italia. Era solo questione di tempo“.
Secondo Sileri la nuova mutazione del coronavirus “potrebbe essere una variante che contagia di più, ma che non elude i vaccini. In questo caso, porterebbe solo la necessità di avere più vaccinati. Se invece li elude, sarà un problema serio. Dovremo rivedere anche le terapie con gli anticorpi monoclonali”.
Il sottosegretario alla Saluta spiega che potremo sapere nel giro di una settimana se la variante Omicron è più pericolosa della Delta: “Ora sappiamo solo che in Sudafrica c’è stato un aumento del 356% dei casi in una settimana. Se tra i loro ricoverati ci saranno anche dei vaccinati, avremo un indizio indiretto della minore o nulla efficacia di questi vaccini. Nel caso, dovremo aspettare 3 mesi per riprogrammare i vaccini, ma è verosimile che un certo grado di protezione ci sia”.
Variante Omicron, Sileri: “La terza dose va fatta”
“La cosa importante adesso – sottolinea Sileri – è non fare passi indietro. Se però l’Omicron non elude i vaccini, quel percorso proseguirà come previsto, serviranno solo più vaccinati”.
Il sottosegretario ribadisce che “la terza dose va fatta. L’errore più grave sarebbe aspettare gli ipotetici vaccini per l’Omicron, perché la variante che ora circola qui è la Delta plus. Senza terza dose, in piena quarta ondata, rischieremmo di essere travolti dalla Delta, ancora prima che dall’Omicron”.