Vaccino, cosa succede con la variante Delta: gli effetti
Con la variante Delta (ex "indiana") si abbassa l'efficacia del vaccino anti Covid? Le ultime risposte
La variante Delta del coronavirus torna a destare preoccupazione in Italia, dopo l’annuncio di un focolaio della mutazione “indiana” a Milano e le parole del premier Giuseppe Conte, secondo cui non è esclusa la quarantena per gli arrivi dall’Inghilterra. Uno dei dati che desta maggiore preoccupazione è se la variante sia in grado di abbassare la protezione data dai vaccini.
Variante Delta e protezione dei vaccini: i dati inglesi
Le prime risposte alla domanda sulla protezione data dai vaccini arrivano proprio dal Regno Unito, dove la mutazione un tempo conosciuta come “indiana” e ora chiamata Delta costituisce il 96% dei casi totali.
Secondo i dati pubblicati dal Ministero della Salute nazionale (PHE) l’11 giugno ci sono 33.207 casi totali di variante Delta nella settimana, in aumento rispetto ai 9.426 della settimana precedente.
Il 68% dei casi si sono verificati in persone non vaccinate, infatti l’analisi tra il personale sanitario ha visto numeri di reinfezione molto bassi, mentre una forte concentrazione di positivi è anche nei giovani tra i 10 e i 29 anni. Pochissimi casi tra persone di età pari o superiore a 60 anni.
I risultati sono allineati alla copertura vaccinale del Regno Unito, dove ci sono circa 2 milioni di ultracinquantenni che non sono vaccinati, 13 milioni di giovani adulti non vaccinati e altri 8 milioni di giovani adulti parzialmente vaccinati.
Gli studi scientifici: l’efficacia dei vaccini sulla variante Delta
Altre risposte sull’efficacia dei vaccini sulla variante Delta del Covid-19 arrivano da uno studio pubblicato su Lancet effettuato su 250 persone vaccinate con Pfizer. Il 79% dei vaccinati con una dose hanno registrato una risposta neutralizzante degli anticorpi contro il virus Delta ridotta al 32% (rispetto al ceppo originario) e al 25% con la variante Beta (ex “sudafricana”).
Da uno studio delle autorità sanitarie inglesi del Public Health England (PHE) è invece emerso che i vaccini Pfizer e AstraZeneca, si sono rivelati “altamente efficaci” contro la variante Delta del Covid dopo due dosi. Dopo la prima dose, tuttavia, è emerso che i due vaccini si sono però rivelati efficaci solo al 33% contro il ceppo indiano a tre settimane dalla prima inoculazione, contro il 50% di efficacia contro quello inglese.