Influenza, vaccino consegnato alle Asl: è già record di richieste

È iniziata in molte regioni la distribuzione alle Asl del vaccino contro l’influenza stagionale. In testa Campania e Lazio. La domanda dei pazienti ai medici di famiglia è passata dal 52% dello scorso anno a picchi del 90%. Ne dà notizia l’Ansa, riportando i dati della Federazione dei medici di Medicina generale.

Chi ha diritto al vaccino gratuito contro l’influenza oltre gli anziani

Oltre alle fasce a rischio, avranno diritto gratuitamente al vaccino anti-influenzale anche le persone che hanno contatti con gli anziani, in famiglia o per assistenza, gli appartenenti alle forze dell’ordine, il personale scolastico, gli operatori sanitari.

Il vaccino per l’influenza può proteggere dal Covid-19. Lo hanno rivelato i medici del Centro Cardiologico Monzino di Milano, con una ricerca pubblicata sulla rivista Vaccines.

Quando bisogna fare il vaccino contro l’influenza: è meglio tardare

Da parte dei medici di base si è registrata, riporta l’Ansa, massima adesione per somministrare i vaccini a chi ne fa richiesta. Gli esperti hanno fatto sapere che non è necessario sottoporsi alla profilassi subito, ma consigliano di attendere.

“L’influenza arriverà un po’ prima al Nord e dopo al Sud, il picco ci sarà tra febbraio e marzo. La copertura vaccinale massima avviene entro 3 mesi dal momento della somministrazione, quindi facendolo prima di novembre si rischia di essere meno protetti. E di dover fare un richiamo“, fa sapere Giampiero Bartoletti, vicepresidente dell’Ordine dei medici di Roma.

Che aggiunge: “Negli ultimi dieci anni il picco dell’influenza si è spostato più verso la primavera, non conviene farselo somministrare già ora”. Il primo caso in Italia di influenza stagionale del 2020 è stato riscontrato a Parma. Il paziente è un bimbo di 9 mesi.