Vaccino Covid: il piano del governo e l'allarme delle aziende

In attesa della ‘data x’ del 3 dicembre, in cui il ministro della Salute Roberto Speranza annuncerà in Parlamento il piano di distribuzione del vaccino anti Covid in Italia, il governo e il Commissario straordinario Domenico Arcuri stanno mettendo a punto gli ultimi passaggi.

Secondo ‘La Repubblica’, il piano prevede un hub ogni 30 mila abitanti, con drive in, palestre, ospedali da campo, oltre a medici di base, ospedali e strutture sanitarie facilmente raggiungibili.

Inoltre, secondo il piano, l’Esercito sarà impegnato in maniera diretta, insieme con il personale sanitario delle Asl.

È prevista, inoltre, una campagna di comunicazione per sensibilizzare i cittadini alla vaccinazione e per spiegare le modalità della campagna.

I cittadini potranno seguire le dosi di vaccino e sapere dove e quando potersi vaccinare contro il Covid su un portale dedicato.

Sempre stando a quanto riportato da ‘La Repubblica’, alcune aziende del settore sono, però, molto preoccupate, sia per il “cronoprogramma in ritardo” che per la mancanza di “celle frigo, siringhe, e aghi”. Il Governo e il ministero, invece, sono convinti di essere in tempo.

Il piano per la distribuzione del vaccino anti Covid si muove su due direttrici: quella del vaccino Pfizer/Biontech (che necessita di essere conservato a una temperatura attorno ai -75 gradi) e quella dei vaccini prodotti da Moderna e Oxford/Astrazeneca (che invece resistono a temperature più alte e gestibili).

Il Commissario Arcuri ha chiesto a Pfeizer di gestire direttamente la logistica e, pertanto, in Italia sarà la stessa casa farmaceutica a portarlo in 100 sedi già individuate dal Commissario con le Regioni.

È ancora un’incognita il packaging con cui il vaccino anti Covid sarà inviato in Italia (se già nelle siringhe, come auspica il Governo, o se in polvere). Da questo dipenderà anche la scelta dei luoghi ad esso destinati.