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Vaccini in vacanza, le Regioni premono. E c'è già chi fa accordi

Le Regioni spingono sulla questione delle secondi dosi del vaccino in vacanza, anche se le posizioni sono variegate. Diversi i nodi da sciogliere

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Nonostante il no del commissario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, i presidenti di Regione premono sull’ipotesi della seconda dose del vaccino in vacanza. Anche se le posizioni sono diverse: alcuni sono favorevoli, altri più scettici. C’è poi chi si è mosso in anticipo, varando accordi bilaterali tra Regioni. Le difficoltà però non sono poche.

Il 1 maggio lo stesso Figliuolo aveva parlato dell’ipotesi delle vaccinazioni nei luoghi di vacanza, ma nei giorni scorsi il commissario ha gelato gli animi, bocciando la proposta.

“È bene – ha detto – che chi va in vacanza si regoli in funzione dell’appuntamento vaccinale. Per Astrazeneca si può fare con un intervallo tra 4 e 12 settimane tra prima e seconda dose, con i vaccini a mRna si può fare a 42 giorni. Ritengo che potrebbe essere un non problema“.

Vaccino in vacanza: i problemi

Il no del commissario Figliuolo alle seconde dosi in vacanza deriva da una serie di problemi di carattere logistico. Innanzitutto la mancanza di un’anagrafe sanitaria nazionale che permetta di verificare le prime dosi e cambiare data e luogo del richiamo.

Lo abbiamo visto con la campagna di vaccinazione: le Regioni si muovono in ordine sparso e con regole diverse, e alcune hanno avuto non pochi problemi con la gestione delle prenotazioni. E di certo sembra alquanto difficile che un registro nazionale possa venir messo in piedi a breve.

C’è poi la questione delle dosi. Il turismo non è omogeneo sul territorio: alcune regioni, come Sardegna e Sicilia, sono destinate ad accogliere un numero molto alto di turisti. Si pone quindi il tema della compensazione delle dosi, con la richiesta di maggiori forniture alle Regioni che vaccineranno più vacanzieri.

Ma problemi di distribuzione potrebbero esserci anche all’interno delle stesse regioni. Ci sono zone prettamente turistiche, ad esempio la riviera romagnola in Emilia Romagna, dove la vaccinazione ai turisti potrebbe creare problemi alle strutture locali e rallentare la somministrazione del vaccino ai residenti.

Vaccino in vacanza: le posizioni delle Regioni

Diverse Regioni, come Lazio, Abruzzo, Puglia, Veneto e Friuli Venezia Giulia, spingono per le vaccinazioni in vacanza. Il governatore veneto Luca Zaia, tra i primi ad esprimersi a favore, si è spinto più in là, parlando di estendere le vaccinazioni anche ai turisti stranieri.

Alcuni governatori sono più cauti, come quello dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini: “È in corso un confronto con il governo e attendiamo di capire in che direzione andrà, in pochi giorni lo sapremo. Il tema vero è quello del numero di dosi che viene messo a disposizione”.

Altre regioni si oppongono, come la Sardegna: le seconde dosi per un alto numero di vacanzieri manderebbe in  crisi l’intero sistema di vaccinazione isolano.

Altre invece si sono già mosse, scavalcando il commissario. È il caso di Piemonte e Liguria, che hanno firmato un accordo bilaterale.

Mancano ancora i dettagli, ma i due governatori Cirio e Toti hanno spiegato che i due sistemi sanitari si scambieranno i dati per gestire le prenotazioni. Chi andrà almeno una settimana in vacanza nella Regione vicina potrà ottenere la seconda dose nel luogo di villeggiatura.

Fonte foto: ANSA
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