Vaccini covid, Speranza richiama le Regioni. E apre allo Sputnik
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha fatto il punto sulla campagna vaccinale anti covid
“Nel secondo e nel terzo trimestre abbiamo rispettivamente 50 milioni e 80 milioni di dosi di vaccino contro il coronavirus. Con questi numeri potremo correre molto ed è quello che ci prepariamo a fare”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza ha fatto il punto della situazione della campagna vaccinale in Italia intervenendo a “Cartabianca” su RaiTre.
Ai tre vaccini attualmente disponibili – Pfizer, Moderna e AstraZeneca – a breve si aggiungerà il quarto, il monodose Johnson & Johnson. E un quinto farmaco potrebbe seguirlo.
Sull’ipotesi di ricorrere al russo Sputnik, Speranza ha affermato che “abbiamo bisogno di tutti i vaccini purché siano efficaci e sicuri, devono dircelo l’agenzia del farmaco europea e quella nazionale. Non mi interessa la nazionalità, non dobbiamo avere alcun tipo di pregiudizio: se un vaccino è efficace e sicuro, non importa se sia americano, europeo o russo”.
Vaccini, le differenze tra le Regioni
Resta però il problema delle differenze, anche marcate, tra le Regioni, che adottano criteri e organizzazioni diversi e non procedono tutte alla stessa velocità.
“Tutte le Regioni – ha detto il ministro – sanno che c’è un piano strategico nazionale approvato con il consenso di tutti e a quel piano bisogna attenersi. Le regole sono chiare, sono state approvate e condivise dai governatori”.
Speranza: “Epidemia molto forte”
Parlando della situazione pandemica, Speranza ha detto che “la curva dei contagi si sta leggermente appiattendo, ma la curva degli ingressi in terapia intensiva e dei decessi è molto più lenta”.
“Siamo in una fase non semplice, oggi la maggioranza degli italiani è in zona rossa perché c’è ancora un’epidemia molto forte. La variante inglese è diventata dominante, ha costretto le istituzioni territoriali e il governo nazionale ad assumere misure rigorose”.
“L’auspicio – ha aggiunto – è che le misure diano effetti: qualche primissimo segnale lo vediamo e speriamo possa diventare più consistente nelle prossime giornate”.
Sulla possibilità che la zona rossa possa venire estesa dopo Pasqua, Speranza ha affermato che “in questo momento il governo non ha preso nessuna decisione, ci confronteremo e decideremo. Ci siamo confrontati con i tecnici sulla curva epidemiologica, non abbiamo discusso di misure”.