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Vaccini Covid, effetti più fastidiosi con la terza dose? Cosa sappiamo

L'Ema sostiene che sia prematuro ora parlare di terza dose in Europa, ma in Israele è già partita la somministrazione per gli immunodepressi

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Mentre i vaccini tutt’ora in fase di somministrazione sfidano la diffusione della variante Delta, il responsabile della strategia sui vaccini dell’Ema Marco Cavaleri ha spiegato, in conferenza stampa, che “è attualmente troppo presto per confermare se e quando sarà necessaria una dose di richiamo”, riferendosi alla cosiddetta terza dose. Al momento non è ancora possibile stabilire quanto duri effettivamente la protezione fornita dai vaccini, per cui l’Agenzia europea dei medicinali attende “aggiornamenti”.

In Israele al via la terza dose di Pfizer per immunodepressi

Nel frattempo, però, in Israele il ministero della Salute ha dato indicazioni questa settimana di somministrare la terza dose di vaccino Pfizer agli immunodepressi, per evitare che sviluppino forme gravi della malattia. Mentre dall’altro lato del pianeta, i Centers for disease control (Cdc) negli Stati Uniti intavolano una discussione sugli effetti collaterali della terza dose.

Come riporta La Repubblica, il vicedirettore dei Cdc Jay Butler ha dichiarato: “Siamo interessati a capire se una terza dose possa essere associata a una maggiore frequenza di effetti collaterali“, riferendosi anche a quelli meno gravi come il dolore al braccio e la febbre.

Gli effetti della terza dose potrebbero essere più acuti?

Con i vaccini a mRna gli effetti collaterali della seconda dose sono più fastidiosi rispetto alla prima, quindi ci si domanda come potrebbero evolvere gli effetti a seguito di un ulteriore richiamo. L’immunologo Andrea Cossarizza ha spiegato a La Repubblica che “prima di fare previsioni dovremmo avere dei dati”, per esempio analizzando chi ha avuto il Covid e ha poi ricevuto due dosi, considerando l’infezione alla stregua di una vaccinazione.

“Gli effetti collaterali potrebbero essere di tipo immunologico, laddove si creano anticorpi che danno problemi, o solamente di tipo infiammatorio. In questo secondo caso non dobbiamo aspettarci effetti gravi. Possiamo contrastare il malessere con degli antinfiammatori. Ma senza dati non si fanno ipotesi”, ha concluso l’immunologo.

Attesa per gli effetti in Israele

Ancora una volta gli occhi sono quindi puntati su Israele, vero e proprio laboratorio a cielo aperto dove si sono potuti osservare gli effetti benefici dei vaccini durante le prime fasi della campagna vaccinale, e dove tra qualche giorno si potranno verificare gli effetti della terza dose.

“Difficilmente un individuo immunosoppresso avrà effetti collaterali pesanti. Per loro ha senso ragionare di una terza dose a prescindere dai problemi della reattogenicità”, ha però osservato Cassone, come riporta La Repubblica.

Fonte foto: ANSA
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