Torna la "cometa dei Neanderthal", visibile in Italia: dove e come guardarla senza usare il telescopio
Si chiama C/2022 E3 (ZTF), la cometa vista per l'ultima volta dagli uomini di Neanderthal circa 50 mila anni fa: torna nei nostri cieli a fine gennaio
Torna nei nostri cieli la cometa C/2022 E3 (ZTF), che aveva già fatto una visita alla Terra 50 mila anni fa, al tempo dell’Uomo di Neanderthal. Nelle prime settimane del nuovo anno sarà visibile anche a occhi nudo.
- Che cos'è la cometa C/2022 E3 (ZTF) che videro anche i Neanderthal
- Corsa degli astrofili per aggiudicarsi lo scatto migliore: ecco la cometa
- Quando e come vedere la cometa dei Neanderthal a occhio nudo
Che cos’è la cometa C/2022 E3 (ZTF) che videro anche i Neanderthal
La C/2022 E3 (ZTF) è una cometa di lunghissimo periodo e ad alta inclinazione sull’eclittica che viene a trovarci ogni 50 mila anni circa.
Il suo nome deriva dal fatto che è stata scoperta il 2 marzo 2022 dalla Zwicky Transient Facility, quando si trovava a 640 milioni di chilometri dal Sole.
Inizialmente era stata classificata come un asteroide, ma successive osservazioni hanno permesso di vedere la sua chioma, molto condensata.
Corsa degli astrofili per aggiudicarsi lo scatto migliore: ecco la cometa
In questo momento gli astrofili di tutto il mondo stanno cercando di catturare lo scatto perfetto del corpo celeste e della sua coda, come quello realizzato dallo statunitense Dan Bartlett e pubblicato dalla NASA.
Si tratta della prima foto che mostra nel dettaglio la chioma verde di gas, la coda di ioni e la lunga coda di polveri a ventaglio.
Uno spettacolo che sarà possibile vedere senza l’uso di telescopi a breve, anche se sarà necessario aspettare almeno la fine di gennaio.
Quando e come vedere la cometa dei Neanderthal a occhio nudo
A metà gennaio raggiungerà il punto di minima distanza dal Sole, o perielio, 166 milioni di chilometri, e intorno al 1° febbraio 2023 quello di massima vicinanza alla Terra, 42 milioni di chilometri.
La luminosità delle comete aumenta dopo il perielio, a causa dell’intensificazione delle emissioni di polveri e gas. Il fatto che questo avvenga prima dell’avvicinamento al nostro pianeta è un’ottima premessa per vederla a occhio nudo.
La sua declinazione sarà particolarmente alta negli ultimi giorni di gennaio, raggiungendo gli 80°. Significa che sarà osservabile anche alle nostre latitudini, da tutta Italia, guardando verso Nord, dove si trova la Stella Polare.
Per poterla osservare sarà necessario trovarsi in una zona buia e senza inquinamento luminoso e conoscerne la posizione in modo preciso, magari aiutandosi con un’app specifica.
Quando sarà al massimo della luminosità potrebbe essere necessario almeno l’ausilio di un binocolo, mentre sarà possibile guardarla in tutta la sua magnificenza con un telescopio, anche amatoriale.