Chi sono le vittime di revenge porn, tante minorenni e vip
Da Tiziana Cantone a Belen, quando l'intimità diventa vendetta
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Tiziana Cantone si suicidò nel settembre 2016, a 31 anni, dopo la diffusione di suoi filmati hard, giunti in rete da chat private di Whats App. Grande la commozione al funerale ma paradossalmente dopo le esequie i video ebbero ulteriore diffusione.
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La madre di Tiziana Cantone, Teresa Giglio, ha chiesto pubblicamente una legge contro il revenge porn. Dopo il voto di ieri alla Camera ha detto: "Il destino mi ha portato via ciò che di più prezioso avevo e finalmente la mia battaglia ha un riconoscimento"
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Belen Rodriguez ha querelato nel 2010 l'ex fidanzato argentino: il filmato di lei in suo possesso ha avuto larga diffusione. La show girl, all'epoca delle immagini era minorenne e quindi il suo rappresenta un caso particolare nel panorama del revenge porn
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Quello di Diletta Leotta è stato un altro caso notissimo di diffusione incontrollata di immagini private. Secondo quanto spiegato dalla popolarissima conduttrice di Sky Sport, erano state sottratte dal cloud del suo telefonino.
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La deputata Giulia Sarti, già presidente della Commissione Giustizia della Camera, autosospesasi dal MoVimento in relazione al caso "rimborsopoli", è tra le più recenti vittime della diffusione di immagini private in rete.
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Aveva fatto scalpore che Giulia Sarti avesse votato anch'ella, con il resto della maggioranza, contro l'emendamento che istituiva il reato di revenge porn, presentato in Aula, la scorse settimana, da Forza Italia e LeU. Lei aveva detto che sulla questione serviva "un ampio dibattito non solo parlamentare, bensì giuridico-sociale". Un nuovo emendamento analogo, come noto, è stato approvato all'unanimità ieri
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I social sono strumento principe del revenge porn. La denuncia presentata da una donna ha chiamato in causa allora anche il fondatore e amministratore di Facebook, Mark Zuckerberg. Per "diritto all'oblio", principio riconosciuto in Europa, si intende il generale diritto di un individio a vedere rimossi dalla rete contenuti che lo danneggino e che non siano più da ritenersi di attualità e interesse. L'applicazione è chiaramente spesso difficile.