Tassi sui mutui ancora in aumento secondo Bankitalia, nuovo record: 200 mila famiglie in crisi con le rate
La banca d'Italia ha diffuso i dati sui tassi dei mutui che sono sempre più in rialzo: 200.000 famiglie in difficoltà
Record per i mutui sulla casa. La Banca d’Italia ha diffuso i dati sui tassi di interesse dei prestiti per le abitazioni, che sono saliti al 4,72%. Lieve discesa per il credito al consumo, ma 200.000 famiglie sono in in difficoltà.
I tassi dei mutui e dei prestiti a ottobre
La Banca d’Italia ha diffuso i dati sui tassi dei mutui e dei prestiti erogati dalle banche italiane a ottobre 2023. Secondo le rilevazioni il Taeg, che misura il costo complessivo di un prestito, con tutti i costi che chi lo riceve deve sostenere, è aumentato al 4,72% per i mutui. A settembre era al 4,65%.
Ancora alto ma in lieve calo il Taeg sul credito al consumo, cioè sui prestiti dati alle famiglie per acquistare beni o servizi come nel caso dell’utilizzo di carte di credito, di pagamenti rateizzati o di prestiti personali. Questo si attesta al 10,46%, contro il 10,52% di settembre.
Salgono ancora anche i tassi passivi sui depositi. Si tratta degli interessi riconosciuti a chi deposita soldi in banca o su un conto deposito. Questi hanno raggiunto lo 0,92%, in crescita dallo 0,86% del mese precedente.
200.000 famiglie in difficoltà
I tassi alti stanno mettendo in difficoltà le famiglie che hanno un mutuo a tasso variabile. Si tratta di un prestito i cui tassi di interesse cambiano a seconda del costo del denaro, che è deciso dalla Banca Centrale Europea per l’euro.
Secondo un’indagine di Mup e Norstat, commissionata dal sito Facile.it, circa 200.000 famiglie non sarebbero riuscite nell’ultimo anno a pagare una o più rate del loro mutuo a tasso variabile.
La stessa indagine rivela che circa la metà delle famiglie con un mutuo a tasso variabile ha dichiarato che avrà problemi seri a pagare le rate alla propria banca se non dovessero calare entro i prossimi mesi.
Perché i tassi sono alti
La ragione per cui i tassi dei mutui sono così alti è il costo del denaro. Da circa un anno la Bce, con molte altre banche centrali del mondo inclusa la Fed americana, ha alzato i tassi di interesse a cui le banche possono chiederle prestiti.
Questa scelta è stata fatta perché l’aumento dei tassi è il modo migliore per combattere l’inflazione, che era salita molto tra 2022 e 2023. A ottobre la Bce non ha alzato i tassi ulteriormente, proprio perché i prezzi stanno salendo sempre più lentamente.
Una volta che il problema dell’inflazione sarà risolto, quindi quando il tasso annuo arriverà attorno al 2% (oggi è al 2,4% nell’area euro), i tassi ricominceranno a scendere.