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CRONACA ESTERA

Svolta nel caso Regeni, chi sono i 4 egiziani a processo: la reazione della madre e la mossa di Giorgia Meloni

Quattro 007 egiziani sono stati rinviati a giudizio nel processo sulla morte di Regeni e la presidenza del Consiglio ha annunciato che sarà parte civile nel caso

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Luca Bucceri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto del mondo dello sport e della politica, scrive anche di attualità ed economia. Laureato in Scienze della Comunicazione, muove i primi passi nelle redazioni sportive di Palermo per poi trasferirsi a Milano e lavorare per importanti testate.

Svolta nel caso di Giulio Regeni, il dottorando italiano rapito in Egitto e ucciso nelle vicinanze di una prigione a Il Cairo nel 2016. Dopo anni di depistaggi, infatti, è arrivato il rinvio a giudizio di quattro 007 egiziani accusati di aver ucciso il ricercatore.

Caso Regeni, chi sono gli 007 rinviati a giudizio

A essere rinviati a giudizio nel processo sono Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi e Magdi Ibrahim Abedal Sharif.

I quattro sono accusati di aver bloccato il ricercatore all’interno della metropolitana de Il Cairo e di averlo ucciso, dopo averlo torturato. Una ricostruzione che è emersa nel corso degli anni in cui, con non poche difficoltà, si è cercato di chiarire i contorni della morte misteriosa di Regeni.

Per anni, infatti, mistificazioni e depistaggi hanno reso complicato ricostruire l’esatta verità di quei giorni del 2016 in cui Giulio, 28enne, scomparì dalle strade de Il Cairo il 25 gennaio per poi essere ritrovato privo di vita il 3 febbraio.

Quando sarà il processo

Il processo sulla morte di Giulio Regeni ora ha anche una data ben precisa. L’appuntamento, infatti, è fissato per il 20 febbraio 2024 davanti alla corte di Assise, la Prima.

Si tratta di un primo passo della battaglia processuale vinta dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco che ha permesso, a otto anni dalla morte di Regeni, di avere un processo contro i quattro 007 egiziani.

Le parole della mamma di Giulio Regeni

Ringraziamo tutti, oggi è una bella giornata” ha detto la mamma di Giulio, Paola Deffendi, accogliendo con soddisfazione il rinvio a giudizio e l’appuntamento fissato davanti alla corte d’Assise per il febbraio 2024.

Dopo l’udienza, infatti, la mamma del ricercatore ha affiancato l’avvocato Alessandra Ballarini che ha spiegato: “Le notizie di oggi sono la presa d’atto delle motivazione della Corte costituzionale e l’ulteriore notorietà anche in Egitto del procedimento a carico dei quattro imputati per il sequestro, le torture e l’omicidio di Giulio Regeni, anche in virtù del recente incontro tra il ministro Tajani  e Al Sisi, durante il quale il ministro ha informato il presidente egiziano che si procederà in Italia contro i 4 imputati”.

La mossa di Giorgia Meloni

Tra le notizie date dall’avvocato Ballarini anche quella che la presidenza del Consiglio dei Ministri ha annunciato che sarà parte civile nel processo.

La presidenza, emerge, ha chiesto un milione di euro di risarcimento.

Fonte foto: ANSA

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