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Strage Texas, la rabbia di Steve Kerr contro il Senato americano: "Sono stufo, ora basta"

Ha fatto il giro del mondo lo sfogo in conferenza stampa dell'allenatore dei Golden State Warriors Steve Kerr dopo la strage nella scuola di Uvalde

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Rabbia e dolore negli Stati Uniti per la tragica sparatoria avvenuta nella scuola elementare di Uvalde, in Texas, dove il 18enne Salvador Ramos ha aperto il fuoco compiendo una strage: 21 le vittime, di cui 19 bambini e 2 insegnanti.

Sono numerosi i personaggi del mondo politico e non che nelle ultime ore hanno espresso il proprio sconcerto per quanto accaduto. Tra questi anche Steve Kerr, attuale allenatore dei Golden State Warriors ed ex cestista NBA (nella sua carriera ha militato anche nei Chicago Bulls di Michael Jordan).

Lo sfogo di Steve Kerr dopo la strage di Uvalde

Kerr ha parlato della strage di Uvalde durante la conferenza stampa che ha preceduto la quarta partita della finale della Eastern Conference a Dallas.

Davanti ai giornalisti si è scagliato duramente contro i membri del Senato americano per la mancata approvazione di provvedimenti più restrittivi sull’acquisto di armi. Il video delle sue dichiarazioni è diventato in poco tempo virale.

“Non parlerò di basket”, ha detto l’allenatore dei Golden State Warriors, sottolineando che dopo la tragedia qualsiasi domanda relativa al match non poteva avere importanza.

Il padre di Steve Kerr fu ucciso nel 1984 a colpi di arma da fuoco in un attacco terroristico a Beirut: da allora l’ex giocatore NBA si è sempre battuto per limitare la diffusione delle armi negli Stati Uniti.

Le critiche al Senato americano: “Sono stufo”

“Negli ultimi 10 giorni abbiamo avuto anziani neri uccisi in un supermercato a Buffalo, abbiamo avuto fedeli asiatici uccisi nel sud della California – ha ricordato l’ex cestista durante la conferenza stampa -, e adesso abbiamo bambini uccisi a scuola”.

Poi ha aggiunto: “Voglio che ogni persona qui, ogni persona che mi ascolta, pensi a suo figlio o nipote, madre o padre, sorella, fratello: come ti sentiresti se ti succedesse questo oggi?”.

Infine ha detto di essersi stancato di fare le condoglianze alle famiglie coinvolte nell’ennesima strage, spiegando di averne abbastanza dell’attuale situazione politica.

Kerr ha accusato i membri del Senato americano di essersi rifiutati di votare su una legislazione che preveda controlli più severi dei precedenti penali per i possessori di armi. Per questo a detta sua cinquanta senatori “tengono in ostaggio” gli Stati Uniti.

La situazione delle armi in Texas

Le leggi sulle armi in Texas continuano ad essere tra le più permissive di tutti gli Usa. Secondo le ultime stime più di un milione di texani possiede almeno un’arma. Tuttavia non essendo richiesti particolari permessi per l’acquisto e la vendita, i numeri potrebbero essere maggiori.

Infatti, già pur non essendo previste nello Stato americano meridionale eccessive limitazioni per il trasporto degli armamenti personali, nel corso del 2021 il governatore repubblicano Greg Abbot ha firmato una legge per mettere fine alla necessità di avere un porto d’armi, permettendo così a tutti i cittadini di avere con sé le varie tipologie di pistole e fucili.

Sono diverse le sparatorie avvenute in Texas prima della strage nella scuola elementare di Uvalde. Nel 2019 furono uccise a Odessa 7 persone e a El Paso 23. Due anni prima a Sutherland Springs un uomo uccise invece 26 persone all’interno di una chiesa prima di togliersi la vita.

Fonte foto: ANSA

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