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Strage di Altavilla Milicia, i messaggi shock del figlio 16enne agli amici prima di essere ucciso dal padre

Palermo, strage di Altavilla Milicia: i messaggi agghiaccianti spediti agli amici dal figlio 16enne prima di essere ucciso

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Mirko Vitali

GIORNALISTA

Giornalista esperto di politica e attualità, attento anche ai temi economici e alle dinamiche del mondo dello spettacolo. Dopo due lauree umanistiche e il Master in critica giornalistica, lavora e collabora con diverse testate e realtà editoriali nazionali

Continuano a emergere dettagli scioccanti sulla strage famigliare avvenuta ad Altavilla Milicia (Palermo). A perpetrare gli orrori il muratore 54enne Giovanni Barreca, sua figlia 17enne e una coppia che si faceva chiamare i ’Fratelli di Dio’, composta da Massimo Carandente e Sabrina Fina.

Un delirio mistico e sadico durato giorni, in cui hanno trovato la morte la moglie di Barreca, Antonella Salomone, e i figli Kevin (16 anni) ed Emanuel (5 anni).

Strage di Altavilla Milicia, i messaggi agghiaccianti spediti da Kevin prima di morire

“Te la faccio in breve: nella mia famiglia ultimamente sono successe cose strane e c’entra il mondo spirituale e ora sono venuti due Fratelli di Dio e stanno liberando mia madre e mio fratello che hanno dei demoni molto maligni addosso“. Così il 4 febbraio il 16enne Kevin al suo migliore amico.

E ancora: “La mia famiglia si sta distruggendo per colpa della mia indifferenza, io scappo sempre da casa mia per stare con voi e svagarmi perché io in questa casa non sento pace”.

Dai messaggi emerge che l’adolescente, plagiato dal padre, aveva inteso che qualcosa non andasse nella sua famiglia. Non pensava però che una settimana dopo sarebbe stato ucciso assieme alla madre e al fratellino.

“Il diavolo si sta mangiando la mia famiglia”

“Per colpa di questo atteggiamento il diavolo si sta mangiando la mia famiglia – scriveva sempre Kevin -. So che può sembrare strano. Ma ti assicuro che è tutto vero… Ieri mio fratello e mia madre erano posseduti e dicevano cose spaventosissime. Un bambino di 5 anni che ti dice che il demone che ha dentro è venuto in questa famiglia per distruggerci e ucciderci uno ad uno. Come te lo spieghi?”.

Il ragazzo, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, ha digitato i messaggi mentre già era cominciato il delirio mistico del padre e dei suoi complici. Delirio andato avanti per circa un mese e culminato negli omicidi dello stesso Kevin, Emanuel e mamma Antonella.

Le indagini, il Gip: “Particolare pervicacia criminosa”

Il Gip parla di “particolare pervicacia criminosa” degli indagati arrestati. E lancia un’accusa inquietante sulla rete di “fedeli” frequentati da Fina e Carandente.

“Erano al corrente della situazione del nucleo familiare preso di mira”, spiega sempre il Gip. La caccia ora è a possibili altri complici.

Fonte foto: ANSA

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