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CRONACA NERA

Strage di Altavilla Milicia, gli audio di Antonella Salamone: "Ho conosciuto i fratelli di Dio, sono turbata"

Strage di Altavilla Milicia, gli audio inviati da Antonella Salamone su WhatsApp: "Sono un po' turbata dai fratelli di Dio"

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Il puzzle della strage di Altavilla Milicia si ricompone anche con le tensioni presenti all’interno della villetta in cui Giovanni Barreca viveva insieme alla moglie Antonella Salamone e i figli Kevin ed Emmanuel, oltre alla superstite 17enne attualmente in carcere come il padre e i coniugi Sabrina FinaMassimo Carandente.

Tensioni che certamente Antonella Salamone non nascondeva, dal momento che negli audio che inviava su WhatsApp alle sue amiche lanciava dei messaggi ben chiari: “Lui pare che lavori per la gloria”, raccontava riferendosi al marito. Di che natura erano i problemi? Economici, chiaramente, e per questo Antonella raccontava che sua madre le aveva inviato “100 euro per la carta Conad” per poter comprare qualcosa per Natale.

Poi l’incontro con Sabrina Fina e Massimo Carandente, che si sono presentati in casa sua con un vassoio di profiteroles come dono, su invito di suo marito Giovanni: “Ho conosciuto ‘sti fratelli”, diceva Antonella alle amiche. I “fratelli di Dio”, così si facevano chiamare i coniugi di Palermo, probabilmente erano al corrente delle tensioni interne. “Non lo so, mi sono sentita un po’ turbata, mi hanno detto che se mi separo da mio marito rimarrò sola come un cane perché i miei figli saranno dalla parte del padre”.

Fonte foto: Facebook / ANSA

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