SONDAGGIO – Caso Sangiuliano-Boccia: il ministro ha fatto bene a dimettersi? Di' la tua
Il ministro Gennaro Sangiuliano lascia per il caso Boccia. Ha fatto bene a dimettersi? Partecipa al sondaggio per dire la tua
Il caso Sangiuliano-Boccia da mero gossip estivo è andato montando divenendo un vero e proprio giallo politico. Il nodo della questione riguarda il ruolo di Maria Rosaria Boccia al ministero della Cultura. L’imprenditrice 40enne di Pompei fino a quel momento non era mai balzata agli onori delle cronache, poi ha conquistato tutte le prime pagine. Si parla di una sua nomina, ma il ministro Sangiuliano la smentisce. Lei insiste e prende di petto nientemeno che la premier Meloni, dandole della bugiarda.
Tutto inizia il 26 agosto 2024, quando Maria Rosaria Boccia pubblica su Instagram un ringraziamento: “Grazie al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per la nomina a Consigliere del ministro per i Grandi Eventi”. Arriva la smentita ministeriale, ma la diretta interessata comincia a postare una serie di storie su Instagram a sostengo della propria tesi.
Sono diverse le questioni da chiarire: la nomina è stata effettivamente fatta? Se è stata fatta, in base a quali competenze riconosciute? Se non è stata fatta, a che titolo Boccia ha frequentato gli ambienti istituzionali? Le sono state condivise informazioni sensibili e riservate? E le spese per le trasferte di Boccia sono state pagate dal ministero?
La premier Giorgia Meloni, nel corso di un’intervista, è intervenuta per dire che non le sono stati mostrati documenti sensibili e che neppure un euro dei soldi dei contribuenti è stato pagato per le trasferte di “questa persona”. Tale appellativo ha fatto infuriare Boccia, che ha subito utilizza Instagram per attaccare Giorgia Meloni taggandola e inserendo un’immagine di Pinocchio.
Al termine di un colloquio di un’ora e mezza a Palazzo Chigi, Sangiuliano ha annunciato: “Non mi dimetto”. Poi, però, quando è montato il caso con ulteriori dichiarazioni di Boccia, sono arrivate quelle “irrevocabili”
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