Sondaggi politici e intenzioni di voto: l'equilibrio dei partiti
Come cambia l'equilibrio dei partiti italiani in base alle intenzioni di voto espresse nell'ultimo sondaggio
Un nuovo sondaggio politico, realizzato da Ipsos per il ‘Corriere della Sera’, fotografa la situazione aggiornata dell’equilibrio dei partiti in base alle intenzioni di voto degli italiani. A pochi giorni di distanza dal vertice Ue sul Recovery Fund, il governo Conte vede aumentare il suo consenso: l’indice di gradimento dell’esecutivo registra un +4%, passando dal 57% al 61%, il livello più elevato del Conte Bis.
Anche il gradimento del premier aumenta, passando dal 63% al 65% e avvicinandosi al picco di 66% raggiunto in aprile, nel pieno dell’emergenza coronavirus.
Sondaggi politici: partiti e intenzioni di voto
A proposito degli orientamenti di voto, si registra una significativa riduzione (-3,9%) dell’area costituita da astensionisti e indecisi, che torna al di sotto del 40% (39,8%).
La Lega si mantiene primo partito con il 23,1%, pur subendo una flessione (-0,9%).
Segue il Pd, anch’esso in calo (-0,8%), che con il 19,6% si riporta ai valori di fine febbraio.
Al terzo posto si colloca il M5S, con il 18,9%, in rialzo (+0,9%).
FdI fa segnare una crescita di 1,7%, attestandosi al 18% (il miglior risultato di sempre nei sondaggi).
Forza Italia, in lieve flessione (-0,3%), si porta al 6,9%.
Seguono quattro forze politiche con valori compresi tra 2,5% e 2,9%: sono Sinistra Italiana-Articolo uno e Europa Verde (+1%) con il 2,9% (+0,6%), Azione (-0,3%) e Italia Viva (-0,4%) con il 2,5%.
Sondaggi politici: il referendum costituzionale di settembre
In base al sondaggio, a oggi solo un italiano su tre (il 35%, in crescita di 7 punti rispetto al mese scorso) è a conoscenza del referendum costituzionale del 20 e 21 settembre per confermare o respingere la riforma che prevede la riduzione del numero dei deputati (da 630 a 400) e dei senatori (da 315 a 200).
Una volta informati, quasi tre intervistati su quattro (72%, contro il 67% di giugno) giudicano molto o abbastanza importante il referendum.
Per quanto riguarda l’esito del referendum, il 49% (+3% rispetto a giugno) dichiara che voterebbe a favore, l’8% che si esprimerebbe contro. Il 48% si aspetta che la riforma sarà approvata, mentre solo il 12% è di parere opposto e il 40% non si esprime.