Soldi alla madre della vittima, prete pedofilo arrestato a Perugia

Prostituzione minorile: con questa accusa sono stati arrestati dai carabinieri un sacerdote della provincia di Perugia e una donna di Termini Imerese, nel Palermitano. Il parroco, che vive vicino Perugia, è finito in carcere mentre la donna, mamma di una delle vittime, ai domiciliari. Ne dà notizia l’Ansa.

Stando alle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Termini Imerese, il prete umbro pagava diversi minorenni per avere dei rapporti sessuali virtuali, via chat e video. Somme di denaro che sarebbero andate anche alla madre di una delle vittime, un ragazzo di 17 anni di Termini Imerese.

Secondo l’accusa, la donna era a conoscenza dei rapporti tra il figlio e il sacerdote e tratteneva per sè parte dei soldi chequesti inviava al minore.

Nell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere il prete, il gip definisce “perverso” il modus operandi del sacerdote, che agiva in “totale spregio dei principi di etica e di religiosità che dovrebbero ispirare il suo comportamento”.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, per pagare le prestazioni sessuali con i minorenni il parroco avrebbe utilizzato anche i soldi delle offerte dei fedeli.

In una nota l’Arcidiocesi di Perugia-Città della Pieve “prende atto con stupore e dolore della notizia circa l’arresto del sacerdote, e assicura la più completa disponibilità alla collaborazione con l’autorità giudiziaria per il raggiungimento della verità dei fatti”.

“Al riguardo l’Arcidiocesi ritiene di dover precisare – continua la nota – che mai alcuna segnalazione è giunta all’autorità ecclesiastica relativa ai fatti oggetto dell’indagine. Rimane comunque prioritario l’impegno ad approfondire con diligenza i fatti, applicando le indicazioni dettate dalla normativa canonica e seguire le eventuali indicazioni offerte dalla Santa Sede”.