Sindaco Galeata: "Tampone ai bambini che ricevono la comunione"
Tampone ai bambini che devono ricevere la comunione: succede a Galeata dove è attivo un mini focolaio
Tampone ai bimbi che devono ricevere la prima comunione. È la decisione presa dalla sindaca di un piccolo comune del Forlivese, Elisa Deo, prima cittadina di Galeata, paese di poco più di 2.500 abitanti sull’Appennino. Qui è al momento attivo un mini focolaio di Sars-Cov2 con 7 persone positive, tra cui un minore, e almeno 26 persone in isolamento e diverse in attesa di esito del tampone.
Come riferisce l’Ansa, la decisione, sentito il parere della Usl e in accordo col parroco, è stata annunciata su Facebook dalla sindaca che è anche infermiera e ad aprile venne richiamata in servizio dalla Ausl Romagna per far fronte all’emergenza.
“La questione mi preoccupa – spiega Elisa Deo all’Ansa – perché avendo un numero di positivi in aumento è evidente che se si creano occasioni di assembramenti o promiscuità il rischio di contagio non è più potenziale ma reale. E oltre alla funzione religiosa che verrà celebrata all’aperto e ancora seguendo le normative stringenti di maggio, il problema sono i momenti conviviali e di festa successivi. I bambini che dovevano ricevere il sacramento domenica 6 settembre erano 16 ma uno di loro è positivo” quindi la decisione di sottoporre tutti a tampone “è per metterli al sicuro tutti”. Essendo volontario (e gratuito), “ho però messo un paletto: chi non lo fa, e il parroco è d’accordo, non riceve la comunione”.
I test saranno eseguiti con una squadra ad hoc dell’Ausl e i risultati saranno pronti in un giorno. “Questo – sottolinea il sindaco – ci permette di procedere in tranquillità. Quello che mi preoccupa oltre alla cerimonia religiosa, è il dopo, e per questo ho invitato anche le persone ad annullare o evitare assembramenti in locali pubblici e ristoranti”.