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Scoperto buco nero che cresce oltre il limite di Eddington, superando le leggi dell'astronomia: cosa significa

Scoperto dai ricercatori un buco nero che cresce molto più rapidamente di quanto la fisica ritenga possibile

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Oltre i limiti teorici della fisica. Ricercatori hanno scoperto un buco nero supermassiccio che si nutre di materia a un ritmo incredibile, una velocità 40 volte superiore al limite di Eddington, cioè la soglia massima ritenuta possibile dalle attuali teorie astronomiche. Si tratta di una scoperta significativa che potrebbe aiutarci a comprendere meglio l’Universo primordiale, nei primi anni dopo il Big Bang.

Scoperto un buco nero super vorace

La scoperta è stata fatta da un team di scienziati coordinato dall’International Gemini Observatory/Nsf NoirLab, tra cui anche 4 ricercatori italiani dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf).

E viene descritta sulle pagine di Nature Astronomy: i ricercatori hanno scoperto un buco nero dalle caratteristiche uniche e mai viste prima, che fino a oggi non si pensava potesse esistere.

Osservando un gruppo di galassie molto luminose con i telescopi spaziali James Webb e Chandra, gli scienziati hanno individuato un buco nero supermassiccio di piccola massa che si trova al centro di una galassia chiamata LID-568.

Il buco nero cresce oltre il limite di Eddington

Dalle osservazioni è emerso che il buco nero della galassia LID-568 è particolarmente vorace.

Sembrerebbe infatti divorare materia a una velocità impressionante e mai vista prima, oltre 40 volte la soglia massima teorica nota in astronomia come limite di Eddington.

Un po’ di teoria

I buchi neri attirano grandi quantità di materia dallo spazio circostante. Sono osservabili solo per via delle radiazioni prodotte dalla materia che vortica ad altissime temperature attorno al loro disco prima di cadere nel pozzo gravitazionale.

Il limite di Eddington è correlato alla luminosità massima che un buco nero può raggiungere e alla velocità con cui può assorbire materia.

La radiazione emessa dalla materia vorticante esercita una forte pressione verso l’esterno che, a un certo punto, arriva a corrispondere alla forza gravitazionale esercitata dal buco nero verso l’interno. Con limite di Eddington si indica questo punto di equilibrio.

Cosa significa

Ebbene, secondo quanto osservato dai ricercatori, questo buco nero sembrerebbe attirare materia ben oltre il limite di Eddington.

La scoperta di LID-568 dimostrerebbe quindi che è possibile che un buco nero superi quanto ritenuto possibile dalle attuali teorie, aprendo a nuove ipotesi e nuovi studi.

“Questo caso estremo mostra che un meccanismo di alimentazione rapida al di sopra del limite di Eddington è una delle possibili spiegazioni del motivo per cui vediamo buchi neri così massicci così presto nell’Universo”, scrive l’astronoma Julia Scharwächter, co-autrice dell’articolo.

Secondo quanto rilevato, la galassia LID-568 si sarebbe formata appena 1,5 miliardi di anni dopo il Big Bang.

La scoperta potrebbe quindi aiutare a comprendere meglio l’Universo primordiale e in particolare come questi buchi neri siano stati in grado di crescere così tanto e così rapidamente dopo il Big Bang.

Fonte foto: ANSA

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