Nuova foto del buco nero M87 conferma la teoria della relatività di Albert Einstein: cosa significa
C’è una nuova foto di M87, il primo buco nero a essere stato immortalato, che conferma la teoria della relatività di Einstein
La teoria della relatività di Einstein ha immaginato l’esistenza del buco nero. Oggi, la teoria del genio della fisica trova ulteriore conferma: i buchi neri esistono e siamo persino in grado di scattare loro una foto. Arrivano le incredibili nuove immagini di M87, pochi anni dopo le prime mai registrate dall’uomo.
- La nuova foto del buco nero M87
- Nuove rivelazioni sull’anello luminoso
- La conferma della teoria della relatività di Einstein
La nuova foto del buco nero M87
Sulla rivista scientifica Astronomy & Astrophysics si scrive un nuovo capitolo di storia dell’astrofisica. Arrivano nuove immagini del buco nero M87 – il primo mai immortalato – registrate dall’Event Horizon Telescope e dal Greenland Telescope.
Il progetto ha coinvolto anche eccellenze italiane: della collaborazione Eht che ha ottenuto le immagini fanno parte l’Istituto Nazionale di Astrofisica, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Università di Cagliari e la Federico II di Napoli.
Le nuove foto confermano le teorie di Einstein
La nuova foto del buco nero M87 è il risultato delle osservazioni fatte nell’aprile 2018, un anno dopo quelle che portarono alla pubblicazione delle prime immagini nel 2019. Gli strumenti aggiornati, hanno fatto sapere i ricercatori italiani, “ci offrono una visione della sorgente indipendente dalle prime osservazioni del 2017”.
Nuove rivelazioni sull’anello luminoso
Il buco nero M87 è al centro della galassia gigante Messier 87 e dista 55 milioni di anni luce dalla terra. La profonda depressione centrale, detta “ombra del buco nero” e prevista dalla teoria della relatività generale, è circondata da un anello luminoso.
Le dimensioni dell’anello luminoso sono pari a quelle registrate nel 2017, l’unica differenza risiede nello spostamento del picco di luminosità. Spostamento che conferma le teorie attuali riguardanti i buchi neri.
“La conferma dell’anello in una serie di dati completamente nuova è un’enorme pietra miliare per la nostra collaborazione e una forte indicazione che stiamo osservando l’ombra di un buco nero e il materiale che orbita intorno a esso” ha spiegato Keiichi Asada, il coordinatore della ricerca, dell’Academia Sinica Institute for Astronomy and Astrophysics di Taiwan.
La conferma della teoria della relatività di Einstein
Nel corso dei suoi studi, Albert Einstein non si concentrò sui buchi neri in particolar modo. Il suo obiettivo era trovare una teoria in grado di spiegare l’universo in modo più completo della teoria della gravitazione universale di Newton.
E la teoria arrivò per il genio della fisica osservando una foto simile a quella che ammiriamo oggi: si trattava di un’eclissi di Sole, con le stelle sullo sfondo posizionate in modo diverso da quanto previsto.
A “spostare” la luce delle stelle, rilevò Einstein, fu il campo gravitazionale del Sole. Dunque, la gravità non è che la manifestazione della curvatura spazio-tempo. È questa la teoria della relatività di Einstein. Ulteriormente confermata, oggi, dalla nuova foto del buco nero M87.