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POLITICA ESTERA

Scontri in Georgia dopo l'approvazione della legge "russa" sulle influenze straniere: le proteste a Tbilisi

In Georgia, nella capitale Tbilisi, si sono verificati violenti scontri tra polizia e cittadini dopo l'approvazione della controversa legge "russa" sull'influenza straniera

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Alberto Cantoni

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Scrive di cronaca e attualità, ma le passioni più grandi sono la tecnologia e l’innovazione. Dopo una laurea in Comunicazione e un master in Giornalismo muove i primi passi nelle redazioni di alcune testate nazionali tra Milano e Roma. Attualmente collabora con diverse realtà editoriali.

La Georgia nel caos. Il parlamento nazionale ha approvato in via definitiva il controverso progetto di legge sull’influenza straniera, che a detta di molti limiterà le libertà democratiche dei cittadini e che punta ad “avvicinare” il Paese alla Russia. Dopo l’ok definitivo, nella capitale Tbilisi si sono verificati violenti scontri tra le forze dell’ordine e le migliaia di cittadini, che da giorni protestano contro la misura.

L’approvazione della controversa legge “russa” in Georgia

Il testo è stato approvato nella giornata di martedì 14 maggio dal Parlamento nazionale (in terza e ultima lettura), con 84 voti a favore e 30 contro.

In maniera simile a quanto succede in Russia e in Ungheria, spiega il Fatto Quotidiano, la legge obbliga media, ong, organi d’informazione e movimenti civili a registrarsi in un elenco di “agenti stranieri” nel caso in cui il 20% dei loro fondi arrivi dall’estero.

Manifestanti si scontrano con la polizia della Georgia nei pressi dell’edificio del Parlamento, a Tbilisi

L’obiettivo sarebbe quindi silenziare le opposizioni, inserendole in una sorta di “lista nera”.

Gli scontri fuori dal Parlamento a Tbilisi

Come riportato da Sky News, dopo l’approvazione alcuni manifestanti hanno sfondato le barricate d’acciaio installate intorno al perimetro della Camera dei deputati a Tbilisi, la capitale.

La polizia, in tenuta antisommossa, ha reagito con i cannoni ad acqua per disperdere la folla.

I georgiani “sono uniti e continueranno a lottare”, ha detto a Sky News uno dei manifestanti.

La Georgia e l’Unione europea

La legge avvicina la Georgia a Mosca, allontanandola al contempo dall’Unione europea. 

Il Paese, come ricorda sempre il Fatto, è infatti uno dei candidati per entrare nell’Unione dal 2023. Per farlo, tuttavia, deve portare a termine il processo di integrazione richiesto da Bruxelles agli Stati membri.

Tra gli standard da rispettare, ovviamente, ci sono quelli democratici dello Stato di diritto. Libertà d’espressione in primis.

Fonte foto: ANSA

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