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Sconto di pena per Michele Misseri nell'omicidio Sarah Scazzi: lo zio era stato condannato a 8 anni di carcere

Sconto di pena per Michele Misseri: la cella è troppo piccola e i servizi igienici sono scadenti. Allo zio di Sarah Scazzi rimane da scontare un anno

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Michele Misseri ha ottenuto uno sconto di pena di 41 giorni. L’uomo è detenuto nel carcere di Lecce dove sta scontando una condanna a 8 anni di reclusione per l’occultamento del cadavere della nipote Sarah Scazzi. Misseri usufruisce di un beneficio accordatogli in virtù del decreto ‘svuota carceri’.

Sconto di pena per Michele Misseri

La richiesta di adesione ai benefici garantiti dallo svuota carceri, il decreto legge 146/2013 poi convertito nella legge 10/2014, è stato presentato dal legale di Misseri ed è stato accolto il 22 febbraio scorso.

Sono due le motivazioni alla base del provvedimento: il poco spazio a disposizione e la carenza dei servizi igienici.

Il 68enne Michele Misseri vive in una cella in cui ciascun detenuto ha a sua disposizione meno di 3 metri quadrati; la cella, poi, non è dotata né di doccia né di acqua calda.

Grazie allo sconto di pena Michele Misseri terminerà la sua detenzione nella primavera del 2024.

Due ergastoli per l’omicidio di Avetrana

Per l’omicidio della 15enne Sarah Scazzi, assassinata ad Avetrana il 26 agosto del 2010 stanno scontando l’ergastolo Sabrina Misseri e Cosima Serrano, la figlia e la moglie del contadino Michele Misseri. Ovvero, cugina e zia della vittima.

Nell collage da sinistra: Michele Misseri, Cosima Serrano e Sabrina Misseri. Nel riquadro piccolo, Sarah Scazzi.

Perché è stata uccisa Sarah Scazzi

Secondo i magistrati il movente alla base del delitto sarebbe stata la gelosia covata da Sabrina Misseri nei confronti della cugina Sarah Scazzi per la vicinanza di quest’ultima a un giovane del luogo, Ivano Russo.

I pessimi rapporti tra Cosima Misseri e Concetta Serrano, madre di Sarah, si sarebbero trascinati per anni e avrebbero spinto la madre di Sabrina a prendere parte al delitto.
Sarah Scazzi sarebbe stata strangolata con una corda o una cintura e il suo cadavere è poi stato gettato in un pozzo.
L’iter processuale è stato lungo e tortuoso e non sono mancati i punti oscuri. I numerosi tentativi di depistaggio hanno spinto la magistratura ad aprire un secondo filone di indagine.
In quel processo per Michele Misseri era arrivata una condanna a 4 anni per auto-calunnia per aver mentito ai giudici. L’uomo si era preso la colpa dell’omicidio per scagionare la figlia Sabrina e la moglie Cosima Serrano. Tale condanna è poi stata cancellata dall’intervenuta prescrizione.

Fonte foto: ANSA

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