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Protesta no pass a Trieste, il prefetto avverte: "Non autorizzata"

Mentre il prefetto di Trieste avvisa "reato partecipare allo sciopero", il Viminale alza l'allerta

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Tiene banco la protesta dei lavoratori del porto di Trieste, in vista dell’entrata in vigore domani dell’obbligo di green pass. Se i portuali aprono al dialogo col governo soltanto a fronte di un’eventuale proroga della misura, il prefetto del capoluogo friulano avverte che la manifestazione è illegittima e chi partecipa commette reato.

Protesta no Green pass a Trieste, il prefetto: “Chi partecipa commette reato”

Lo sciopero indetto dal 15 al 20 ottobre va contro il parere della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali che, esprimendo al Viminale “particolare preoccupazione”, ha invitato la Federazione italiana sindacati intercategoriali e la Confederazione sindacati autonomi federati italiani a revocarlo entro cinque giorni.

“Sostanzialmente quella di domani è una manifestazione presentata come sciopero. Non è stata convalidata dalla Commissione di Garanzia quindi è una manifestazione non autorizzata che impedisce l’accesso dei lavoratori al porto e blocca l’attività. Si configura cioè come interruzione di pubblico servizio, quindi è perseguibile” ha spiegato il Prefetto di Trieste, Valerio Valenti, precisando che per questo reato “non è previsto l’arresto ma una denuncia per gli organizzatori” e auspicando che “non si verifichino incidenti. L’attenzione deve rimanere alta”.

“Ci sarà una presenza adeguata, rafforzata delle forze dell’ordine”, ha tenuto inoltre a precisare.

Nonostante abbiano fatto sapere di essere pronti a discutere con il governo in caso di rinvio al 30 ottobre dell’obbligo del green pass, i portuali non arretrano: “L’eventuale violazione della legge per l’osservazione dei servizi pubblici essenziali riguarda alcuni settori ma non quello dei portuali e non tutti dell’industria“, ha detto Alessandro Volk, componente del direttivo del Clpt, aggiungendo di aver “aderito anche allo sciopero di Al Cobas”.

Protesta no Green pass, Italia blindata: l’allerta del Viminale

In occasione dell’entrata in vigore dell’obbligo del green pass per i lavoratori, alla luce anche degli scontri violenti di Roma, domani l’Italia sarà blindata: il Viminale teme infiltrazioni di gruppi estremisti nelle manifestazioni e il ritorno dei No vax in piazza nella Capitale, per questo alza il livello dall’allerta.

“Nelle prossime ore potrebbero verificarsi iniziative contro il green pass davanti a ingressi aziendali” e “presso aeroporti, porti, punti di snodo stradale, autostradale e ferroviari, finalizzati a creare disagi con possibile intralcio alla regolarità dei servizi e delle attività produttive” si legge nella circolare diffusa a prefetti e questori dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza.

“Non si può escludere” che domani sia “il pretesto” per un “ulteriore inasprimento dei toni” della protesta, con “azioni” verso “obiettivi esposti a rischio” e con “possibili episodi di contrapposizione tra gruppi aderenti a opposti estremismi” scrive il capo della Polizia Lamberto Giannini nella circolare.

Green pass, il nodo trasporti

Il rischio blocco dei rifornimenti di beni essenziali in tutto il Paese è rappresentato non solo dalla protesta dei portuali, a Trieste e in altri scali italiani, ma anche dai tanti autotrasportatori privi di green pass o vaccinati con preparati anti-Covid non riconosciuti per il certificato, come ad esempio lo Sputnik.  Per questo il segretario generale di Trasportounito Maurizio Longo, stima che “mancheranno all’appello circa 80.000 conducenti distribuiti su 98.000 imprese iscritte all’albo; ciò determinerà ritardi delle consegne, circa 320.000 ore/giorno in più rispetto allo standard giornaliero”.

Fonte foto: ANSA
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