Sciopero generale trasporti 17 giugno, venerdì nero: bus, treni e aerei, le info e gli orari città per città
I sindacati Al Cobas e Cub, molto presenti a livello territoriale, hanno proclamato una mobilitazione nazionale per la giornata di venerdì 17 giugno
Le sigle sindacali Al Cobas (Associazione dei lavoratori Cobas) e Cub (Confederazione Unitaria di Base) hanno proclamato per la giornata di venerdì 17 giugno uno sciopero generale dei trasporti che riguarderà tutti i mezzi pubblici del nostro Paese. Come si apprende sul sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si tratterà di una protesta intersettoriale che riguarderà tutti i comparti lavorativi del settore pubblico, con diverse adesioni anche a livello privato.
Si fermeranno gli autobus, i treni e i traghetti, ma incroceranno le braccia anche i lavoratori della rete autostradale e il personale in servizio sui voli aerei. Di seguito tutti i dettagli su orari, adesioni, possibili disagi nelle grandi città e servizi garantiti.
- Sciopero generale dei trasporti 17 giugno: quando scatta e quanto dura
- Chi partecipa alla protesta
- I motivi dello sciopero
- Rischio disagi nelle grandi città
Sciopero generale dei trasporti 17 giugno: quando scatta e quanto dura
Lo sciopero avrà una durata prevista di 24 ore, ossia dalle 21 di giovedì 16 giugno alle 21 del giorno successivo. Ci sono però diverse differenze che riguardano alcune categorie di lavoratori coinvolti, riassunte nello schema seguente
- per le autostrade lo stop scatterà alle ore 22 di giovedì 16 giugno e avrà sempre una durata di 24 ore
- per i collegamenti marittimi da e verso le isole minori lo sciopero inizierà alla mezzanotte di venerdì 17 giugno e durerà fino alle ore 24, così come per i voli aerei
- per i collegamenti marittimi da e verso le isole maggiori – pur rimanendo all’interno dell’orario generale – i disagi potrebbero verificarsi a partire da un’ora prima della partenza
- per il trasporto pubblico locale sono previste limitazioni di servizio in maniera variabile da regione a regione
Come specificato dallo stesso ministero, per il trasporto ferroviario rimarranno comunque assicurati i treni a lunga percorrenza e le corse nella fascia oraria di garanzia, ossia quella che va dalle ore 6 alle 9 e dalle ore 18 alle 21.
Chi partecipa alla protesta
Per quanto riguarda la rete ferroviaria pubblica, le preoccupazioni maggiori per chi viaggia riguardano le probabili adesioni del personale di Trenitalia (sul portale dell’azienda vengono specificati i servizi garantiti), mentre a Milano potrebbero verificarsi ulteriori disagi perchè dalle ore 9 alle 17 si ferma anche il personale locale di Rfi. A livello privato invece i lavoratori attenzionati saranno soprattutto quelli di Italo (anche qui occorre verificare sul sito le corse garantite).
Si prevede una consistente astensione dal lavoro anche per i dipendenti delle società di trasporto marittimo: al momento gli unici collegamenti garantiti da e verso le isole (sia quelle maggiori che quelle minori) sono quelli dei mezzi di soccorso, mentre per ulteriori dettagli sull’adesione alla protesta bisognerà attendere le ore immediatamente precedenti. Anche per il personale in servizio su autobus, autostrade e aerei non sono state date indicazioni specifiche da parte delle sigle sindacali che promuovono la protesta.
I motivi dello sciopero
Il mese di giugno si sta rivelando un vero e proprio campo minato per chi deve usufruire dei mezzi di trasporto. In totale – considerando gli spostamenti su ferro, gomma, acqua e aria – sono ben 11 le giornate con possibilità di disservizi in diverse zone d’Italia. Il collante che unisce le proteste di tutti i comparti sono le ripercussioni che il personale lavorativo sta vivendo a causa della profonda crisi economica delle aziende dei trasporti, strette tra il rincaro dei prezzi del carburante e la necessità di licenziare i dipendenti.
Tutto è partito con lo sciopero virtuale del personale attivo nel settore degli elicotteri (venerdì 3 giugno), ma dal giorno successivo il fulcro delle proteste è divenuta l’Emilia-Romagna, che ha visto i dipendenti delle maggiori società territoriali di trasporto pubblico (Start Romagna e Seta) incrociare le braccia durante le giornate di sabato 4, domenica 5 e lunedì 6 giugno.
Il giorno più caldo è stato però il mercoledì successivo (8 giugno), quando a scioperare sono state le compagnie del trasporto aereo, comprese le big del settore: da Ita Airways a Ryanair, passando per Volotea e Easyjet, tutte queste società hanno visto centinaia di dipendenti disertare il posto di lavoro in aperta protesta contro il mancato adeguamento salariale che richiedono da tempo, in particolare dopo il lungo stop subito durante l’emergenza pandemica.
Per quanto riguarda invece le manifestazioni del 17 giugno, le maggiori sigle sindacali del Paese (Cgil, Cisl, Uil e Ugl) non hanno rilasciato nessuna comunicazione ufficiale in merito ad un possibile appoggio alle mobilitazioni. Questo fatto pare essere dettato in particolare dalla necessità di non alimentare tensioni o polemiche nei confronti del governo: di recente il ministro del lavoro Andrea Orlando ha dichiarato pubblicamente la volontà di intervenire sul salario minimo e sul taglio del cuneo fiscale, due misure che i sindacati invocano con forza e che non intendono far naufragare proprio ora.
Infatti, come si legge nella nota ufficiale diramata dalle sigle promotrici, la protesta è stata indetta “per contrastare le politiche del governo Draghi e dell’Unione Europea, rivolte a scaricare la crisi e gli stati emergenziali sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori – il riferimento è alla guerra in corso in Ucraina – e per l’eliminazione di ogni discriminazione sanitaria e d’opinione, contro ogni forma di licenziamento, per la sicurezza sul lavoro e – appunto – per un salario minimo intercategoriale”.
Rischio disagi nelle grandi città
Nonostante questo, l’adesione alle proteste potrebbe raggiungere livelli molto rilevanti (soprattutto nel settore pubblico) e diverse città rischiano di vedere gli spostamenti paralizzati durante tutto l’arco delle 24 ore.
Sciopero dei trasporti a Milano: info e orari
Il capoluogo più a rischio è senza dubbio Milano, che vede la concomitanza della mobilitazione generale con le proteste del personale locale di Rfi, previste dalle ore 9 alle 17. Oltre a Cub e Al Cobas, qui aderiscono anche le sigle Fao, Lmo, Sgc, Slaiprolcobas e Soa. Il capoluogo lombardo potrebbe così ritrovarsi di colpo senza i treni regionali di Trenord e senza metro, tram e autobus di Atm (Azienda Trasporti Milanesi).
Sciopero dei trasporti a Roma: info e orari
Anche a Roma si rischia un venerdì nero: nella Capitale, oltre alle sigle già citate, anche i sindacati Usb e Orsa Tpl hanno indetto 4 ore di sciopero: a rischio i mezzi di Atac (la società partecipata del Comune che gestisce metro, treni, bus, filobus e tram per il trasporto locale) dalle ore 8:30 alle 12:30. Nello specifico, le tratte ferroviarie interessate alla mobilitazione sindacale potrebbero essere quelle di Roma-Lido, Roma-Civitacastellana-Viterbo e Termini-Centocelle, ma anche le 103 linee periferiche annesse al consorzio della Roma Tpl.
Sciopero dei trasporti a Napoli: info e orari
Stessa situazione a Napoli, dove le organizzazioni locali Usb e Orsa chiedono ai propri iscritti dipendenti dell’Ente Autonomo Volturno (l’azienda pubblica della Campania che gestisce gli spostamenti su gomma e ferro) di disertare il luogo di lavoro dopo il licenziamento ritrosivo di un delegato sindacale avvenuto nelle scorse settimane. Sono previsti disagi dalle ore 9 alle 13.
Sciopero dei trasporti a Torino: info e orari
Nel capoluogo piemontese lo sciopero durerà dalla serata di giovedì 16 fino alle ore 06:00, dalle 09:00 alle 12:00 e dalle 15:00 fino a fine servizio. Ci saranno, come nelle altre città, fasce orarie garantite, ma si prevedono defezioni di servizio per autobus, tram, metro e mezzi SFM gestite da GTT (Gruppo Torinese Trasporti). L’agitazione riguarderà anche le linee extra-urbane SFM-A e la tratta ferroviaria Rivarolo-Chieri (ferrovia Canavesana), ma con orari più ristretti.
Sciopero dei trasporti a Bologna: info e orari
Per il personale pendolare dei servizi automobilistici e filoviari TPER dei bacini di servizio di Bologna e di Ferrara (ossia bus e corriere) lo sciopero si svolgerà dalle ore 8.30 alle ore 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio. L’azienda fa sapere che “negli orari di sciopero, i servizi di trasporto pubblico urbano, suburbano ed extraurbano non saranno garantiti“.
Sciopero dei trasporti a Firenze: info e orari
Anche a Firenze andranno in scena parecchie cancellazioni di servizi pubblici, ma riguarderanno solamente i bus. Nel capoluogo toscano la mobilitazione seguirà l’orario nazionale, mentre le fasce orarie garantite da Autolinee Toscane (ex Ataf) saranno le seguenti:
- Prato e Firenze urbano, fascia di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15
- Firenze extraurbano (Ex Busitalia), fascia di garanzia dalle 4.15 alle 8.15 e dalle 12.30 alle 14.30
- Firenze extraurbano (Ex Cap), fascia di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15
Infine per il servizio tramviario sono state garantite le fasce orarie dalla 06:30 alle 09:30 e dalle 17:00 alle 20:00
Sciopero dei trasporti a Venezia: info e orari
Infine in laguna lo sciopero potrebbe interessare i servizi di navigazione, automobilistici, tranviari e le biglietterie Venezia Unica. Per quanto riguarda i traghetti, sarà garantita solamente la tratta tra Tronchetto e Lido San Nicolò (linea 17-ferry) con le seguenti corse:
- partenze da Lido San Nicolò per Tronchetto alle ore 06:40, 08:20, 10, 16:40, 18:20 e 20
- partenze da Tronchetto per Lido San Nicolò alle ore 07:30, 09:10, 10:50, 15:50, 17:30 e 19:10