Scaglioni Irpef, nel 2023 la riforma: tre aliquote, quoziente familiare e modello duale dei redditi
L'Irpef passerà da quattro a tre aliquote, verrà introdotto un quoziente familiare e si distinguerà fra redditi da lavoro e redditi da investimento
Irpef, si cambia. Archiviata la travagliata Legge di Bilancio, il governo Meloni ha espresso l’intenzione di modificare l’Imposta sul reddito delle persone fisiche riducendo il numero di aliquote e i relativi scaglioni di reddito. Nelle intenzioni dell’esecutivo si passerà dunque da quattro a tre aliquote Irpef.
- Irpef verso tre aliquote
- Scaglioni Irpef 2023, la tabella attuale
- La riforma del Fisco del governo Meloni
- Chi paga più Irpef in Italia
Irpef verso tre aliquote
L’attuale tabella Irpef ha visto l’intervento di semplificazione messo in atto dal governo Draghi, che ha già ridotto le aliquote Irpef da cinque a quattro.
Ora il governo Meloni intende dare un’ulteriore sforbiciata, portando le aliquote a tre. Non, dunque, quella flat tax invocata dai leghisti, ma comunque un sostanziale intervento di semplificazione.
Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, parlando delle aliquote Irpef, ha dichiarato che la prospettiva è “di ridurle anche a tre, ferma restando la necessità di individuare le dovute coperture, senza scostamenti di bilancio”.
Scaglioni Irpef 2023, la tabella attuale
Ecco la tabella degli scaglioni Irpef 2023 attualmente in vigore:
1° scaglione – reddito fino a 15mila euro – aliquota al 23%
2° scaglione – reddito da 15mila a 28mila euro – aliquota al 25%
3° scaglione – reddito da 28mila a 50mila euro – aliquota al 35%
4° scaglione – reddito oltre i 50mila euro – aliquota al 43%
È ancora da definire quali potrebbero essere gli scaglioni di reddito e le aliquote dopo l’imminente riforma del Fisco voluta dall’esecutivo Meloni.
La riforma del Fisco del governo Meloni
Il viceministro Leo ha annunciato che i lavori preparatori per la semplificazione del Fisco verranno avviati già nei prossimi giorni.
Sull’Irpef, oltre che andare verso tre aliquote, l’obiettivo è la creazione di un modello duale che distingua i redditi da lavoro, che saranno soggetti a progressività, dai redditi da investimenti (capitali e immobiliari) per i quali ci sarà un’imposta proporzionale.
Previsto anche un quoziente familiare, ancora tutto da definire, il cui scopo è tenere conto della composizione dei nuclei familiari nel conteggio delle imposte.
Il governo Meloni dunque conferma il suo orientamento al sostegno alle famiglie e alla natalità, già espresso con il raddoppio dell’assegno unico.
Chi paga più Irpef in Italia
Il ‘Sole 24 Ore’ riporta uno studio di ‘Itinerari previdenziali’ e ‘Cida’ riferito ai redditi 2020 dal quale emerge come la fetta più consistente dell’Irpef (il 59,95%) viene versata da cinque milioni di contribuenti con redditi superiori ai 35mila euro annui. Si tratta, in pratica, di appena il 12,99% dei contribuenti.
Altri dati interessanti:
i contribuenti che dichiarano fino a 7.500 euro sono quasi il 24,97% e pagano lo 0,12% dell’Irpef complessiva;
i contribuenti con redditi superiori a 55mila euro sono il 4,58% e versano più del 38% dell’Irpef complessiva;
chi guadagna oltre 100mila euro è appena l’1,21% dei contribuenti. Costoro versano il 19,91% dell’Irpef.