Sardine, Ogongo annuncia la scissione di Roma. Poi la smentita
Il gruppo romano si è dissociato dalla mossa di Stephen Ogongo, che ha annunciato la scissione
Sono giorni di polemiche in casa Sardine, dopo la visita a Fabrica e la foto al fianco di Luciano Benetton, capo della famiglia che controlla Atlantia e Autostrade. Il portavoce delle Sardine di Roma Stephen Ogongo ha annunciato nelle scorse ore la scissione del gruppo capitolino, in polemica con la mossa dei fondatori del movimento. Poco dopo, però, 6000 Sardine Roma ha preso le distanze da Ogongo.
Questo il post pubblicato su ‘Facebook’ da 6000 Sardine Roma: “6000 Sardine Roma e 6000 sardine si dissociano dal post di Ogongo. L’attacco ai ragazzi di Bologna per la foto uscita è strumentalizzazione per scopi personali“.
Poi si legge: “Arriva alle ore 18:25 circa il post di Ogongo in cui attacca i fondatori del movimento delle sardine, a insaputa di tutte le persone che hanno organizzato la manifestazione di piazza San Giovanni del 14 Dicembre 2019. Arriva dopo giorni di silenzi, di mancate risposte alle mille telefonate fatte e messaggi inviati. Arriva in un pomeriggio di un tiepido giorno di Febbraio, dopo aver passato la mattina a rimuovere i moderatori del gruppo Facebook ‘Sardine di Roma’, di cui era volutamente unico amministratore”.
Il post prosegue così: “Non si può combattere contro i pieni poteri di un solo uomo al comando quando in realtà è ciò che si vuole. I ragazzi del gruppo romano sono sconcertati ma uniti più che mai. Consapevoli del lavoro svolto finora e convinti di poter andare avanti nel rispetto di quei valori che hanno ornato le nostre piazze per il bene di tutti. Le sardine di Roma si dissociano completamente da quanto scritto da Ogongo, che ha agito in solitaria ed esprime unicamente il suo pensiero“.
Infine, la conclusione: “Certe che la foto scattata a Fabrica ha scatenato diverse reazioni, le sardine romane, ragionando con il modus vivendi che ha da sempre caratterizzato il movimento, riconoscendo il possibile errore di ingenuità proseguono sicuri che di quell’immagine non vada guardata la scatola ma il suo contenuto, fatto di arte e cultura. Ognuno è libero delle proprie scelte e proprietario dei propri pensieri”.
Anche la pagina centrale del movimento, 6000 Sardine, ha commentato l’accaduto, sempre su ‘Facebook’: “Le sardine nuotano in banchi in mare aperto, si può sbagliare nelle foto come nei pensieri. Un abbraccio a Stephen, il mare è di tutti e se vorrà riunirsi alla nostra corrente, ne saremo felici. Un abbraccio alle 6000 Sardine Roma e Provincia che da oggi intraprendono un nuovo percorso e che hanno deciso di rimanere parte della grande famiglia”.
Poi, i fondatori bolognesi delle Sardine hanno scritto: “Cogliamo l’occasione per esprimere solidarietà a chi si è sentito offeso dalla fotografia comparsa pochi giorni fa. In particolare i cittadini liguri e le famiglie delle vittime del crollo del Ponte Morandi”.
Mattia Santori, sulla foto con Benetton, aveva già detto al ‘Corriere della Sera’: “È stata un’ingenuità perché ha offerto un assist a tutti quelli che non vedevano l’ora di screditarci. È stato un errore, prima o poi doveva capitare. Ma anche chi ci apprezza deve capire che non siamo infallibili”.