Salvini fa tremare l'Europa impugnando il trattato di Dublino
Matteo Salvini ha rilasciato una serie di dichiarazioni sui prossimi passi del governo in merito ai rapporti con l'Europa
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ospite del Villaggio Coldiretti a Milano, ha rilasciato una serie di dichiarazioni sui prossimi passi del governo italiano, in materia di rapporti con l’Europa. In particolare, come riporta l’Ansa, il vicepremier si è detto pronto a ridiscutere il trattato di Dublino: “Non mi sembra che la maggioranza dei Paesi europei sia intenzionata” a farlo, “e quindi ci stiamo attrezzarlo per ridiscuterlo sostanzialmente da soli”.
La dichiarazione d’intenti è stata rilasciata in merito al caso Sea Watch, e gli ancor più recenti episodi della nave Alan Kurdi della ong tedesca Sea-Eye in avvicinamento alle acque di Lampedusa, e del veliero Alex della Mediterranea. Il trattato di Dublino stabilisce una serie di comportamenti nel caso in cui un richiedente varchi illegalmente i confini di uno Stato membro.
Sul nome del futuro commissario europeo indicato dall’Italia, il vicepremier Salvini non si è sbottonato: “Io la riserva non ce l’ho” ma “il nome lo discuto prima con gli altri che con i giornalisti”. E ha proseguito: “Non mando a Bruxelles un nemico del mio Paese”. E alla domanda se sarà un tecnico o un politico ha risposto: “L’era dei tecnici mi sembra ampiamente superata”.
Sventata la minaccia della procedura d’infrazione, inoltre, come riporta La Repubblica, il ministro ha dichiarato: “Sarà un bel confronto con l’Europa. Non dico scontro, ma preparatevi. Io sono già pronto, la pazienza del pescatore ce l’ho. Preparatevi ad alcune settimane di discussione: se ce lo faranno fare sorridendo, lo faremo. Altrimenti lo faremo lo stesso”.