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Ruby ter, la richiesta dell'avvocato di Karima alla Consulta

Posta la questione di illegittimità costituzionale per la testimonianza della giovane marocchina

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La difesa di Karima El Mahroug ha chiesto ai giudici di Milano di sollevare una questione di illegittimità costituzionale alla Consulta sulla “criticità” delle norme sulla corruzione in atti giudiziari. Secondo il difensore Jacopo Pensa, come riporta Ansa, la ex Rubacuori non sapeva di assumere la qualifica di pubblico ufficiale quando ha testimoniato nei processi sul caso Ruby.

Karima, secondo il legale, non era a conoscenza dell’”automatismo” che esiste tra il testimone che deve deporre e la qualifica di “pubblico ufficiale”, che poi può comportare l’accusa di corruzione in atti giudiziari. “C’è un problema”, ha spiegato Pensa, “di riconoscibilità delle norme”.

Una “persona che nulla sa di legge e non viene informata”, continua il difensore di Karima El Mahroug, “non può sapere di essere pubblico ufficiale, ci deve essere un dovere di renderla edotta”. Il legale si riferisce alla testimonianza resa dietro il presunto pagamento di Silvio Berlusconi per dire il falso sulle cene ad Arcore.

Le norme sulla corruzione in atti giudiziari, come riporta Ansa, per la difesa di Ruby violerebbero il principio costituzionale di uguaglianza tra teste informato e teste inconsapevole e l’articolo 7 dell’ordinamento europeo che regola “il dovere di informazione chiara, precisa, accessibile”.

Alla stessa istanza di sollevare la questione alla Consulta si sono associati molti difensori e la difesa di Silvio Berlusconi si è rimessa alle valutazioni dei giudici della settima penale. Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il Pm Luca Gaglio riferiranno nella prossima udienza per contrastare la richiesta del legale di Ruby.

L’avvocato di parte civile Gabriella Vanadia, legale della Presidenza del Consiglio, ha invece spiegato che la questione “è inammissibile e infondata perché le norme sono chiare”. Oggi intanto saranno sentiti i primi testi e i giudici decideranno se mandare o meno gli atti alla Consulta.

Nel processo “Ruby ter” a carico della giovane, sono imputati anche l’ex premier e altre 27 persone. La testimone chiave Imane Fadil era morta sei mesi fa, ma le cause del decesso sono state rese note solo nelle scorse settimane.

 

Fonte foto: Ansa

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