Rimini, modella denuncia il broker per le violenze subite: ha anche provato a investirla con l'auto di lusso
Una ragazza di Rimini vittima per due anni di violenze e vessazioni da parte di un broker attivo a Londra: incubo finito
Il Tribunale di Rimini ha condannato Aiaz Hussain Shah, 38 anni, a quattro anni e otto mesi di reclusione per lesioni personali e maltrattamenti. L’uomo, per quasi due anni, ha fatto vivere un incubo all’ex compagna, Valentina. Incubo finito, almeno in parte, visto che lui è ancora libero, sebbene lontano.
- La storia di Valentina: per mesi vittima di violenze e vessazioni
- Il trasferimento a Londra e l'inizio dell'incubo
- Il ferro da stiro e la Lamborghini, emblemi delle violenze
La storia di Valentina: per mesi vittima di violenze e vessazioni
Valentina, 27 anni, è ancora provata e non vuole entrare nei particolari delle violenze e delle minacce di cui è stata vittima per mesi senza. È il suo legale, Umberto De Gregorio, a parlare per lei, spiegando come sta.
“La mia cliente – ha raccontato l’avvocato al Corriere della Sera – ha ritrovato nella sentenza un po’ della serenità che aveva smarrito. Giustizia è stata fatta e finalmente anche il giudice ha creduto che nulla fosse frutto di sue esagerazioni o esasperazioni”.
Nessuno esagerazione anche perché la testimonianza della giovane donna ha trovato riscontro nelle indagini della polizia di Rimini. Gli inquirenti hanno ricostruito sofferenze e vessazioni.
Il trasferimento a Londra e l’inizio dell’incubo
Nel 2019 Valentina aveva 24 anni e da Rimini si era trasferita a Milano, con il sogno di fare la modella. Nel capoluogo lombardo aveva conosciuto Aiaz Hussain Shah. Lui le aveva detto di essere un broker che svolgeva la propria attività a Londra.
I due avviarono una relazione e lei lo seguì nella capitale inglese. Il rapporto mutò, in peggio. Per Valentina fu un inferno: iniziarono violenze fisiche e psicologiche che sarebbero andate avanti per circa due anni. Il momento più buio fu quello della pandemia.
Un giorno – ha spiegato la vittima — lui la minacciò con un coltello: glielo puntò addosso mentre con l’altra mano faceva un video della scena con il cellulare con l’intento di catturare il terrore sul volto della ragazza.
I giorni più duri — ha riferito sempre Valentina — sono stati quelli del lockdown della primavera 2020. Chiusa in casa, subiva vessazioni di ogni genere. “Ti faccio uccidere, ti faccio stuprare per sfregio. Poi, con i soldi che ho mi compro tutti gli avvocati che voglio così nessuno mi potrà fare niente, continuerò a fare quello che sto facendo”, le disse Hussain.
Il ferro da stiro e la Lamborghini, emblemi delle violenze
Martedì scorso, in aula, sul banco del pubblico ministero Davide Ercolani era appoggiato un ferro da stiro. È divenuto il simbolo di questa storia tragica. L’oggetto domestico è stato usato come arma dall’uomo: nel novembre del 2020, la coppia si trovava a casa quando, durante un alterco, Shah bloccò il braccio alla fidanzata per poi metterci sopra il ferro rovente.
Qualche giorno dopo, il broker le tirò un pugno proprio sull’ustione, facendola quasi svenire dalla sofferenza. I due si trovavano fuori casa, lui salì a bordo della sua Lamborghini e minacciò di investirla.
Nel dicembre del 2020, la ragazza, ormai stremata, decise di fare ritorno a Rimini a casa dei genitori. Pochi giorni dopo, Shah spuntò sotto la dimora con la Lamborghini color oro, la stessa auto con cui tentò di investire la giovane a Londra.
Quel giorno, fu l’avvocato Umberto De Gregorio a chiamare la polizia dopo le richieste di aiuto di Valentina. L’uomo non placò la sua dissennata ira nemmeno innanzi ai militari. “Non potete farmi nulla, non mi succederà nulla perché in questo Paese posso comprare chi voglio”, gridò sicuro di sé. Nei giorni scorsi è arrivata la condanna.