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Report Covid sulle Rsa, dati choc: 33% dei deceduti aveva sintomi

L'indagine dell'Iss scioglie il nodo sulle stragi nelle Rsa durante l'emergenza sanitaria e conferma gli alti numeri del contagio nelle strutture

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“Nel totale dei 9.154 soggetti deceduti nelle Rsa, 680 erano risultati positivi al tampone e 3.092 avevano presentato sintomi simil-influenzali”. Lo afferma il report dell’indagine condotta nelle Rsa dall’Iss insieme al Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private private della libertà personale. Nelle strutture residenziali e sociosanitarie, “il picco dei decessi è stato riscontrato nel periodo che va dal 16 al 31 marzo 2020”.

“In sintesi, il 7,4% del totale dei decessi ha interessato residenti con riscontro di infezione da Sars-CoV-2 e il 33,8% ha interessato residenti con manifestazioni simil-influenzali a cui però non è stato effettuato il tampone”, viene sottolineato nel report.

Nel documento si legge che il 21,1% delle 1.356 Rsa che hanno risposto al questionario dell’Istituto Superiore di Sanità – la metà di quelle contattate – ha avuto casi di positività al coronavirus tra il personale tra il 1 febbraio e il 30 aprile.

La percentuale sale nelle province autonome di Bolzano (50%) e di Trento (46,7%), in Lombardia (40%), Piemonte (25%) e Marche (23,5%). È alta la frequenza di operatori positivi anche in Emilia Romagna (18,1%), Veneto (16,6%), Liguria (15,8%), Friuli Venezia Giulia (12,8%) e Toscana (12,4%). La variabile, sottolinea l’Iss, potrebbe tuttavia risentire delle diverse politiche adottate da Regioni e Asl sull’esecuzione dei tamponi. A Milano ha creato scalpore l’inchiesta per epidemia colposa nelle Rsa.

Il 77,2% delle strutture sanitarie ha lamentato carenza di mascherine e dispositivi di protezione durante l’emergenza sanitaria. Il 20,9% ha denunciato di non aver ricevuto protocolli chiari per fare fronte al contagio da coronavirus. Il 9,8% delle Rsa ha inoltre segnalata mancanza di farmici, il 33,8% l’assenza di personale sanitario e il 12,5% difficoltà nel trasferire i pazienti Covid in strutture ospedaliere.

Il 26,2% ha inoltre dichiarato di aver avuto grosse difficoltà nell’isolamento dei residenti positivi al coronavirus e numerose altre “hanno indicato l’impossibilità nel far eseguire i tamponi“, come si legge nel report dell’Iss.

L’indagine ha esaminato anche le caratteristiche delle Rsa, dove in media sarebbero assunti 2,5 medici, 8,5 infermieri e 31,7 operatori socio-sanitari. L’11% ha dichiarato di non avere medici in attività tra le figure coinvolte nell’assistenza ai pazienti. Con una media di 42,4 operatori a struttura, divisi in diversi turni durante l’arco della giornata, le Rsa hanno dichiarato di aver avuto mediamente 72 ospiti a struttura al 1 febbraio 2020.

Fonte foto: Ansa
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