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Ratzinger, il celibato dei preti e la smentita: bufera social

Le parole dell'ex Papa poi smentite hanno creato un polverone di dibattito sul web

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Non è più il Papa da tempo ma la figura di Joseph Ratzinger Papa Emerito della Chiesa Cattolica è tornata prepotentemente in primo piano nelle ultime 24 ore per alcuni suoi pensieri, racchiusi o meno all’interno di un libro, sul celibato dei sacerdoti. Cosa che, al di là delle smentite, ristrette ovviamente alla compartecipazione alla stesura del libro del cardinale Sarah, sta scatenando un enorme dibattito sui social.

I fatti. Ieri il quotidiano francese Le Figaro ha anticipato le forti parole di Ratzinger: “Il celibato dei sacerdoti è indispensabile. Non posso tacere“. Pensieri e parole, è proprio il caso di dirlo, contenute, è stato detto, in un volume scritto a quattro mani con il cardinale conservatore Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, dal titolo “Dal profondo del nostro cuore“, in libreria dal 15 gennaio.

Dopo il polverone che ne è scaturito, con molti che hanno pensato si trattasse di un attacco, neanche troppo indiretto, all’attuale Papa Francesco dopo l’ultimo sinodo per l’Amazzonia che ha messo in discussione il celibato dei sacerdoti, oggi è arrivata, puntuale, la smentita, da parte di Ratzinger. Una smentita per certi versi parziale, incentrata sulla questione del libro scritto più o meno a quattro mani con Sarah ma che, dall’altra parte non smentisce gli appunti condivisi dal Papa Emerito con il cardinale. Peraltro subito pubblicati sui social dallo stesso Sarah con tanto di scambio epistolare sulla preparazione del libro.

Insomma una situazione non facile per la Chiesa che i social hanno ovviamente sottolineato in trend topic. Tra i tanti tweet quello del giornalista Antonio Socci: “Le lettere pubblicate dal card. Sarah sono chiarissime. Benedetto XVI ha scritto con lui il libro e aveva rivisto pure la copertina. Ora quali pressioni ci sono state per indurlo a ritirare la firma? Tutto questo è profondamente inquietante”.

Ovviamente sul tavolo, o meglio sul web, si scontrano le diverse fazioni, interne stesse alla Chiesa, chi sta dalla parte di Papa Francesco e chi invece ha nostalgia dell’integralismo dogmatico, per certi versi, di Ratzinger. Poi ovviamente ci sono quelli che, atei o agnostici, si schierano per una Chiesa sempre più aperta all’evoluzione della società moderna.

C’è chi minimizza: “Nel libro non c’è alcun attacco di BXVI a Francesco. Per capirlo basterebbe leggere prefazione, postfazione e capitolo I. Ratzinger mette in guardia la Chiesa da certe derive parascismatiche che giungono da una realtà che lui ben conosce: la Germania”.

E c’è infine chi la mette sul piano dell’ironia facendo un parallelo politico-renziano: “Dopo aver lasciato il papato e criticato il nuovo pontefice, ora Ratzinger dovrebbe annunciare la nascita di Chiesa Viva (Spinoza)”.

Fonte foto: Ansa

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