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Questore suicida a Biella, trovati due bigliettini sulla sua scrivania: il mistero dietro al gesto estremo

Il questore di Biella Gianni Triolo, 60 anni, ha scritto dei messaggi ai familiari prima di togliersi la vita

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Ieri mattina, il questore di Biella Gianni Triolo, 60 anni, è arrivato nel suo ufficio prima di tutti, come al solito, ha scritto due bigliettini a mano, poi ha impugnato la pistola d’ordinanza in suo possesso ed ha premuto il grilletto, togliendosi la vita. Un gesto estremo che ha lasciato i suoi colleghi e i suoi cari esterrefatti.

Come spiega Il Corriere della Sera, i due bigliettini lasciati sulla scrivania prima del suicidio sono stati indirizzati alla moglie e al figlio. Parole messe nero su bianco a mano, pensate, utili a far capire il motivo della drastica decisione. Niente altro è stato trovato sulla scrivania dell’ufficio di Triolo.

Finora è stato ricostruito che il questore era arrivato presto in ufficio, come sempre. L’ipotesi è che il gesto estremo fosse stato pianificato. vale a dire che quando ha messo piede nella sua stanza, già sapeva che si sarebbe tolto la vita. Sui due fogli di carta per la moglie e il figlio ha affidato tutto la sofferenza interiore.

Sempre il Corsera racconta che Triolo non aveva fatto parola con nessuno del malessere che lo stava attanagliando. Anzi, pure negli ultimi giorni, quelli precedenti al suicidio, a tutti, compresi i suoi uomini, si era mostrato tranquillo e cordiale. Dietro al garbo e alla gentilezza, Triolo covava però un dramma interiore che ieri lo ha portato a premere il grilletto.

A scoprire il cadavere è stata la donna delle pulizie, arrivata poco dopo di lui in questura. Erano circa le 7. Quando è entrata lo ha perfino salutato, convinta che stesse lavorando a testa bassa. Poi si è avvicinata ed ha visto il sangue, facendo scattare l’allarme.

Questore di Biella, suicidio: il cordoglio

“L’ho visto venerdì per l’ultima volta — ha spiegato il sindaco Claudio Corradino —. Era all’incontro del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico. Non riesco a credere a ciò che è accaduto. Abbiamo sempre lavorato insieme. Era una persona gentile e piacevole. E, da figlio di poliziotto sono particolarmente toccato da questa notizia”.

L’immagine di un servitore dello Stato

Triolo è stato “un servitore dello Stato” ha dichiarato il viceministro biellese all’Economia, Gilberto Pichetto. “La sua morte lascia un incolmabile vuoto in tutti quelli che lo hanno conosciuto e hanno avuto l’onore e il privilegio di lavorare con lui”.

Giuseppe Brescia, presidente della commissione Affari costituzionali della Camera, ha parlato di una “giornata che si è aperta con una triste notizia, il suicidio del questore di Biella. Un’occasione che ci fa riflettere sulla necessità di un costante supporto psicologico agli operatori del comparto sicurezza”.

Chi era Gianni Triolo, il questore suicidatosi a Biella a 60 anni

Triolo era arrivato a Biella all’inizio della pandemia ed era al primo incarico da questore. Originario di Pescara, aveva fatto il suo ingresso nella polizia nel 1987 dopo la laurea in Giurisprudenza.

In servizio fino al 1991 al Reparto Mobile di Torino, era poi diventato Dirigente dell’Ufficio Personale prima di ricoprire il ruolo di Capo di Gabinetto della Questura di La Spezia, dove vive la sua famiglia. Poi ha diretto l’anticrimine della città ed è stato nominato vicario, medesimo ruolo ricoperto anche a Pisa.

Fonte foto: ANSA

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