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Pestaggio in carcere, parlano gli ex detenuti: "Picchiati per ore"

Violenze nel carcere di Santa Maria Caputa Vetere. Dopo le chat degli agenti, ecco i racconti degli ex detenuti picchiati

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

L’onda di violenza da parte di agenti nei confronti dei detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere ha acceso i riflettori sulle condizioni di chi deve scontare una condanna, ma anche riaperto le ferite di chi quei pestaggi li ha subiti. Il racconto di uno di loro è stato diffuso dall’Ansa.

Violenze in carcere, il racconto di un ex detenuto: “Pestati per ore”

Dopo oltre un anno ha ancora paura e rivive quelle scene di “violenza assurda”, come se fossero accadute poche ore fa: “Mi hanno ucciso di mazzate, dal primo piano al seminterrato sono sceso con calci, pugni e manganellate. Non lo scorderò mai”. Così un ex detenuto del carcere di Santa Maria Capua Vetere.

È stato tra i primi a denunciare quanto avvenuto il 6 aprile 2020 nell’istituto dove, secondo la procura, quasi 300 agenti della penitenziaria avrebbero pestato per quattro ore, arrivando a commettere vere e proprie torture, altrettanti detenuti del Reparto Nilo, che il giorno prima avevano protestato dopo che si era diffusa la notizia della positività al Covid di un recluso.

Non potevo non denunciare, ma altri compagni non lo hanno fatto perché ancora dentro, in balia degli agenti. Ad oltre un anno di distanza ho ancora paura”, ha aggiunto l’ex detenuto.

“Fu una cosa assurda, mai vista. Ci hanno pestato per ore, facendoci spogliare, inginocchiare, qualcuno si è fatto la pipì addosso, a qualcun altro furono tagliati barba e capelli. Il giorno dopo ci hanno fatto stare in piedi non so per quanto tempo vicino alle brande, come fossimo militari”, ha concluso.

Racconti simili sono arrivati da un altro ex detenuto: “Ci hanno costretto a metterci in ginocchio con la faccia al muro, dopodiché hanno iniziato a picchiarci, soprattutto con manganelli. Chi provava a voltare lo sguardo verso gli agenti veniva colpito al volto. Ricordo che gli agenti formavano una sorta di corridoio umano, in mezzo ai quale eravamo costretti a passare subendo schiaffi, pugni e manganellate”.

Del pestaggio c’è anche un video, diffuso dal quotidiano Domani, che mostra percosse anche nei confronti di un disabile.

Violenze in carcere: 8 in carcere, 18 ai domiciliari

Gli agenti hanno creato corridoi umani per costringere i detenuti a passarci in mezzo, picchiandoli. A 52 tra ufficiali e sottufficiali della Polizia penitenziaria in servizio quel giorno nel carcere di Santa Maria Capua Vetere sono state notificate dai carabinieri le misure cautelari emesse dal Gip, su richiesta della Procura, per i reati di tortura, maltrattamenti, depistaggio e falso.

In 8 sono finiti in carcere e 18 ai domiciliari, mentre 23, tra cui il provveditore regionale alle carceri Antonio Fullone, sono stati raggiunti dalla misura della sospensione dal lavoro. Per gli arrestati inizieranno presto gli interrogatori di garanzia.

Fonte foto: ANSA

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