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Scontro tra Sala e Solinas su spostamenti da Milano alla Sardegna

Il governatore non ha gradito le dichiarazioni del primo cittadino milanese, sottolineando di non aver richiesto una "patente di immunità"

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Continuano a far discutere le invettive di Giuseppe Sala contro i presidenti di Regione contrari agli spostamenti tra le varie aree del Paese, con la minaccia di ricordare chi non agevolerà i cittadini lombardi negli spostamenti per le vacanze estive. “Vedo che alcuni presidenti di Regione” dicono “che accoglieranno a braccia aperte i milanesi, altri, non li cito, dicono ‘magari se fanno una patente di immunità è meglio'”, aveva dichiarato Giuseppe Sala.

Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, ha risposto al sindaco, come riporta l’Ansa: “Giuseppe Sala in materia di coronavirus dovrebbe usare la decenza del silenzio, dopo i suoi famigerati aperitivi pubblici in piena epidemia. Nessuno ha chiesto improbabili patenti di immunità, ma un semplice certificato di negatività“.

“La Sardegna lo ha fatto proprio per poter accogliere al meglio e in sicurezza tutti i cittadini, anche e soprattutto quelli che sarebbero fortemente penalizzati se il Governo andasse avanti nell’ipotesi di bloccare la mobilità dei residenti in regioni considerate a rischio superiore verso quelle a basso rischio”, ha sottolineato il governatore.

“Con la mia proposta anche un cittadino di Milano potrebbe godersi da subito le vacanze in Sardegna, facendo un semplice test che ne certifichi la negatività al virus al momento della partenza”. Questa di Giuseppe Sala, ha continuato Christian Solinas, “è l’ennesima strumentalizzazione infelice per cercare una ribalta mediatica che, per altri versi, su questo tema già gli appartiene e che difficilmente dimenticheremo”.

Christian Solinas avevata ritirato nei giorni scorsi l’idea di una patente di immunità, in favore di un certificato di negatività da ottenere in farmacia o dal medico di base per cui la Regione Sardegna avrebbe stanziato un bonus, favorendo il turismo e gli spostamenti verso l’isola.

Dovrà essere presentato, aveva spiegato a Un giorno da pecora, su Rai Radio 1, “non quando si prenoterà il biglietto ma entro tre giorni dalla partenza. Così il passeggero si presenterà all’imbarco munito di carta d’imbarco, documento d’identità e questo certificato”.

In assenza del documento “o non ci si imbarca, oppure stiamo verificando se sarà possibile realizzare questi test direttamente all’arrivo. Stiamo puntando a dei test rapidi, molecolari, utilizzati per esempio nel New Jersey. Oppure al test salivare molecolare, che ha bisogno di pochi minuti per il responso”.

“Per i turisti che verranno in Sardegna muniti di una certificazione di questo tipo, restituiremo l’importo in termini di servizi presso gli alberghi. Qualora si abbia una seconda casa o ci si rechi in altre strutture, lo faremo con dei bonus regionali che, ad esempio, consentano l’accesso presso i siti archeologici”, aveva dichiarato a Rai Radio 1. Per i residenti che tornano a casa “faremo la stessa cosa. Chi è munito di certificato avrà un bonus regionale che potrebbe utilizzare, ad esempio, per comprare dei prodotti tipici”, aveva aggiunto.

Dal Governo sono ancora al vaglio le varie ipotesi per gli spostamenti tra regioni. Nuove risposte arriveranno a ridosso del 3 giugno, data in cui l’esecutivo dovrebbe decidere la strategia da adottare per permettere la circolazione nel Paese.

Fonte foto: Ansa
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