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CRONACA NERA

Omicidi in famiglia da Pietro Maso alla strage di Paderno Dugnano: i casi che hanno sconvolto l'Italia

La strage di Paderno Dugnano, purtroppo, è solo l'ultimo dei numerosi omicidi in famiglia commessi in Italia: ecco i casi che hanno sconvolto il nostro Paese

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Alessia Seminara

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, SEO copywriter e web editor, classe 1991. Ha lavorato come redattrice per diverse testate giornalistiche. Oltre a quella per la scrittura, coltiva una grande passione per i viaggi. Vive in Sicilia da sempre ma, ogni volta che ne ha la possibilità, ama esplorare nuove realtà e culture.

Quello di Paderno Dugnano è solamente il più recente, in ordine cronologico, di una lunghissima serie di omicidi in famiglia. Secondo i dati Eures, in effetti, nel nostro Paese il 43% degli omicidi avviene proprio in ambito familiare. Basti pensare che, da gennaio ad agosto 2024, sono stati commessi un totale di 186 omicidi, 88 dei quali sono stati perpetrati in famiglia.

Omicidi in famiglia tra gli Anni Settanta e Novanta

Una delle stragi familiari più tristemente famose è quella perpetrata da Doretta Graneris nel 1975. Appena maggiorenne, la giovane si è servita di una pistola e dell’aiuto del fidanzato per togliere la vita ai genitori, al fratello di 13 anni e ai nonni.

Al 1989 risale invece l’uccisione della famiglia Carretta ad opera del figlio Ferdinando. Dopo una fuga in Regno Unito, fu finalmente rintracciato dalla trasmissione Chi l’ha visto, confermando l’omicidio. Fu assolto per incapacità di intendere e di volere, mentre i corpi della famiglia trucidata non vennero mai ritrovati.

Ferdinando Carretta in una foto dell’epoca, fotografato nella sua abitazione londinese

In molti, poi, ricorderanno il caso di Pietro Maso, il ventenne che nel 1991 massacrò, con una pentola e un tubo in ferro, i suoi genitori. Al massacro parteciparono anche alcuni amici del giovane, di cui uno era minorenne.

Da Novi Ligure a Samarate

In molti ricordano il delitto di Novi Ligure, avvenuto il 21 febbraio 2001: la sedicenne Erika, con la complicità dell’allora fidanzato Omar, uccise a coltellate la madre ed il fratellino di appena 11 anni. Ad oggi, sono entrambi liberi, dopo aver scontato gli anni di carcere.

Più recente, invece, l’omicidio in famiglia commesso a Bolzano da Benno Neumair, che nel 2021 uccise i genitori, utilizzando un cordino da arrampicata per strangolarli, per poi gettare i corpi nell’Adige. Attualmente sta scontando l’ergastolo.

Nel 2022, invece, fu un padre e marito a commettere una strage: parliamo dell’interior designer Alessandro Maja, che colpì a martellate moglie e figlia mentre dormivano. Il figlio maggiore, il 21enne Nicolò, riuscì miracolosamente a sopravvivere.

I casi più recenti

Solo poche settimane prima rispetto alla strage di Paderno Dugnano, l’operaio 50enne Luca Ricci di Fano uccise i genitori per questioni economiche.

L’uomo ha confessato di aver tolto la vita agli anziani genitori in quanto non volevano dargli dei soldi.

Fonte foto: iStock

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