Olimpiadi: chi è Gianmarco Tamberi, oro nel salto in alto a Tokyo 2020

Gianmarco Tamberi ha conquistato la medaglia d’oro nel salto in alto alle Olimpiadi di Tokyo 2020, a pari merito con il qatariota Barshim. Una impresa che sa di rivincita per il 29enne marchigiano dopo il grave infortunio che cinque anni fa gli precluse i Giochi di Rio 2016.

L’atleta anconetano, nato a Civitanova Marche, è figlio d’arte: il padre Marco, suo attuale allenatore, è un ex saltatore in alto e primatista italiano, finalista ai Giochi olimpici di Mosca 1980.

Gimbo, come viene chiamato, aveva iniziato con il basket, sua grande passione, nella giovanili della Stamura Ancona, per poi dedicarsi seriamente all’atletica a partire dal 2009.

Il suo primo exploit arriva nel 2012 con la vittoria degli Assoluti italiani e il quinto posto agli Europei, che gli valgono la qualificazione per le Olimpiadi di Londra. Nell’estate 2015 eguaglia e poi supera il record italiano assoluto di 2.34.

Il successivo salto di qualità arriva nel 2016 quando vince il Mondiale indoor a Portland con la misura di 2.36: primo successo iridato di sempre per un italiano nel salto in alto, tredici anni dopo l’ultimo titolo mondiale vinto da un azzurro (Gibilisco nell’asta).

In pochi mesi “Halfshave”, come viene soprannominato per il vezzo di gareggiare nelle grandi finali con mezza barba, passa dal trionfo al baratro: al meeting di Montecarlo, alla vigilia di Rio 2016, prima stabilisce il nuovo primato italiano con 2,39, poi si fa male alla caviglia. Un infortunio che gli nega i Giochi Olimpici brasiliani, dove avrebbe recitato un ruolo da protagonista.

Da lì è partita la lunga rincorsa per Tokyo 2020 che si è conclusa in trionfo con la tanto attesa medaglia olimpica, e del metallo più prezioso.

Pochi minuti dopo il successo di Tamberi è arrivata la storica impesa del velocista italiano Marcell Jacobs, che ha vinto l’oro olimpico nei 100 metri.