Covid e nuovi colori delle Regioni: l'avvertimento di Speranza
Le dichiarazioni del ministro della Salute Roberto Speranza a 'Che Tempo Che Fa'
Il ministro della Salute Roberto Speranza è intervenuto in collegamento durante la trasmissione ‘Che Tempo Che Fa’ condotta da Fabio Fazio su Rai Tre. Tanti i temi toccati durante l’intervista, dalla riapertura delle scuole alla campagna vaccinale italiana, passando per i nuovi colori delle Regioni.
Riapertura delle scuole: le dichiarazioni di Speranza
Sulla riapertura delle scuole, il ministro ha dichiarato: “Sono state somministrate 13 milioni di dosi e la curva dell’epidemia ha dato primi segnali”.
E poi: “Il governo ha fatto una scelta che io difendo con forza e che rivendichiamo nella nostra collegialità. Grazie alle misure adottate tra marzo e aprile abbiamo accumulato un piccolissimo tesoretto e abbiamo scelto di investirlo sulla scuola, un pilastro della società italiana che ha pagato un prezzo altissimo in questi mesi”.
Ancora Speranza: “Il Governo ha deciso di provare ad avere questi due mesi in presenza e permettere ai nostri ragazzi, figli di poter riassaporare il piacere di ricominciare ad andare a scuola”.
Il ministro ha aggiunto: “Tutti i dati che abbiamo ci dicono che dentro le aule non ci sono criticità emergenziali. Il punto è la quantità di movimenti che si sviluppa attorno alla scuola”.
Speranza ha anche detto: “Siamo fiduciosi di poter arrivare alla fine dell’anno scolastico, per poi accelerare ancora con le vaccinazioni e riprendere a settembre con ancora più sicurezza”.
Nuovi colori delle Regioni: le parole di Speranza
Sui nuovi colori delle Regioni, Speranza ha detto: “Sono stato accusato di essere ultrarigorista e di chiudere tutto. L’Italia, dopo il primo lockdown, ha provato a leggere ciò che succede su ogni territorio e valutare le misure sulla base del quadro epidemiologico. L’Italia tra marzo e aprile è stata quasi tutta rossa e adesso ci sono le condizioni per far passare alcune Regioni in arancione”.
Il ministro ha spiegato ancora: “Abbiamo scelto tra marzo e aprile di non avere zone gialle per contrastare la variante inglese. Ora, nella seconda metà della primavera, puntiamo sulle misure che sono riuscite e piegare la curva e puntiamo sulla vaccinazione”.
Ancora Speranza: “Bruciare le tappe può produrre degli effetti. E io penso che la vicenda della Sardegna dimostra esattamente questa”.
Campagna vaccini in Italia: il punto di Speranza
Il ministro Speranza, a proposito della campagna vaccinale italiana, ha precisato: “Ogni vaccino che abbiamo dobbiamo assolutamente usarlo”.
E poi: “Negli ultimi 3 giorni abbiamo somministrato 300.000 dosi al giorno, è solo l’inizio di una fase di accelerazione. Non c’è dubbio, avremmo voluto tempi più rapidi, ma mi sento di affermare il contrario rispetto a chi dice che sia stato un errore acquistare a livello europeo. Abbiamo deciso di acquistare insieme, forse i contratti potevano essere costruiti con maggior accortezza e la Commissione poteva essere più veloce. Non penso, però, che il ‘tutti contro tutti’ sarebbe stata la soluzione”.
Sul caso Astrazeneca, Speranza ha detto: “Astrazeneca è un vaccino efficace e sicuro. Il premier Draghi e il commissario Figliuolo si sono vaccinati con Astrazeneca. Sono convinto che questo vaccino sia ancora un’arma importante a disposizione. Funziona e salva la vita, come dimostra l’esempio della Gran Bretagna. Mi auguro si possa dare maggior certezza all’opinione pubblica: ogni persona che si vaccina fa bene a se stesso e fa bene alla comunità”.
Poi il chiarimento: “Chi ha ricevuto la prima dose Astrazeneca, riceverà anche la seconda”.
Sulle differenze tra le Regioni ha poi aggiunto: “Lavoriamo con norme che sono vigenti in tutte le Regioni”.