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Molestie all'università Bocconi, giovani denunciano violenze: studente allontanato, la posizione dell'Ateneo

Violato il codice etico: uno studente della Bocconi è stato sospeso per tre anni per aver molestato tre colleghe dell'università

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Uno studente della Bocconi è stato sospeso per tre anni, fino al 30 novembre 2026, per avere molestato tre colleghe dell’università. La vicenda è avvenuta un anno fa, ma è emersa solo di recente dal momento che il Tar della Lombardia ha respinto il ricorso del ragazzo contro la sospensione. Il giovane di origine straniera, fra le altre cose, ha violato il codice etico che tutti gli studenti della Bocconi sono tenuti a rispettare.

Molestie contro studentesse della Bocconi

Il comportamento del giovane ha spinto una delle studentesse a presentare un esposto in Procura. Uno dei casi al centro della vicenda sarebbe avvenuto all’interno dell’appartamento del giovane: per impedire a una ragazza di allontanarsi, l’avrebbe afferrata per i polsi.

Nei giorni seguenti l’avrebbe tempestata di chiamate e messaggi e avrebbe minacciato il suicidio. Avrebbe inoltre offerto dei soldi ad alcuni amici affinché gli rivelassero dove poteva incontrare la collega.

Lo studente espulso ha ammesso di avere avuto un litigio con una ragazza per motivi religiosi, che tuttavia non avrebbe compromesso “il loro rapporto affettivo”.

Un docente, scrive Il Giorno, racconta che il ragazzo aveva “una percezione distorta della realtà” e che si sarebbe sentito ancora amato persino dopo l’esposto contro di lui presentato alla Procura di Milano.

La posizione dell’Ateneo

“Gli studenti ammessi alla nostra università hanno provenienze diverse, arrivano da più parti del mondo e, uno dei nostri obiettivi, è proprio favorire l’incontro tra più culture. Ma con la garanzia che tutti si sentano al sicuro”.

Così ha spiegato al quotidiano Il Giorno Pietro Sirena, professore di Diritto civile dell’università Bocconi e, fra gli altri titoli, anche presidente della commissione disciplinare.

“È estremamente importante – ha aggiunto il docente della celebre università lombarda – che tutti mantengano un comportamento conforme ai nostri standard, ovunque si trovino: nelle residenze, nei luoghi di studio, di svago, eccetera”.

Violato il codice etico

Il codice etico della Bocconi impone agli studenti di “promuovere una cultura rispettosa e collaborativa che non tollera alcun tipo di discriminazione, bullismo o molestie“.

Il professore, che è anche prorettore per le questioni legali, non ha fornito i dettagli del caso, nel rispetto dell’obbligo di riservatezza, ma ribadisce che l’Ateneo ha “ritenuto che il codice etico sia stato violato” il che ha portato “di conseguenza” alle “sanzioni disciplinari previste”.

Fonte foto: ANSA

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