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Meteorite in Molise, ricerche in corso: com'è fatto e quanto vale

Il meteorite caduto in Molise il 15 marzo non è stato ancora trovato: come procedono le ricerche e cosa deve fare chi lo avvista

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Continuano le ricerche del meteorite che sarebbe caduto in Italia, precisamente in Molise, la sera del 15 marzo scorso. Sono dodici i volontari, tra residenti e componenti di associazioni, che stanno setacciando la zona in località Temennotte a Sant’Agapito (Isernia). Il coordinamento dell’operazione è affidato a Daniele Gardiol, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) di Torino, a capo della rete Prisma (Prima Rete per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera).

Gardiol, in un’intervista all’Ansa, ha risposto ad alcune domande in merito a come è fatto il frammento, se è pericoloso oppure no e qual è il suo valore.

Il meteorite caduto in Molise potrebbe essere caduto in un’area di “circa un chilometro e mezzo e per due, suddivisa in settori. Il terreno non è favorevolissimo! A tratti scosceso e inoltre ricade, marginalmente, anche in sito archeologico”, ha spiegato Gardiol all’Ansa.

In merito ai tempi, perl, Gardiol non si è sbilanciato: “Potrebbero volerci pochi giorni o mesi. L’anno scorso, in provincia di Modena abbiamo trovato la meteorite dopo tre giorni, in altri casi il tempo è stato molto più lungo. È importante che la ricerca sia metodica”.

Meteorite in Molise: com’è fatto, come maneggiarlo e quanto vale

Nel piccolo paese del Molise è stata istituita una base operativa: “Ci consente di formare la gente del posto che sta dando un grande contributo”, ha dichiarato Gardiol.

Come è fatto il frammento di meteorite? Secondo l’esperto”il frammento dovrebbe essere di 8 centimetri, un sasso nero probabilmente lucido e con gli angoli smussati poiché l’ingresso in atmosfera fonde la parte esterna. Ma non possiamo escludere che la meteorite si sia frammentata e, quindi, di trovare pezzi più piccoli”.

Nel caso qualcuno la trovasse, preghiamo di non toccarla con le mani – ha aggiunto Gardiol – ma di fotografare prima e poi di recuperarla con un foglio di carta e riporla in un panno o in sacchetto oppure in un vasetto di vetro. Spesso si pensa che siano pericolose ma non lo sono, la radioattività è bassissima”.

In merito al presunto valore commerciale, che secondo alcune notizie girate nei giorni scorsi potrebbe far diventare ricco chi trova il frammento, “la pietra così recuperata non ha alcun valore, occorre – ha concluso lo studioso – che sia riconosciuta e ciò può farlo solo un scienziato esperto”.

Fonte foto: ANSA

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